Le proposte del Ministero della Difesa di Tallinn sono passate in seconda lettura nel Parlamento Unicamerale (Riigikogu), consentendo all’Estonia di poter partecipare alle operazioni militari internazionali con un massimo di 125 militari l’anno prossimo.
“È estremamente importante per l’Estonia che, nonostante la difficile situazione nella regione del Mar Baltico, siamo anche pronti a sostenere i nostri più stretti Alleati nelle operazioni estere. Le attività dei gruppi terroristici nella regione del Sahel non sono scomparse e la più ampia situazione della sicurezza internazionale non mostra segni di calma. Dobbiamo continuare ad essere pronti a contribuire a garantire la sicurezza internazionale“, ha affermato il Ministro della Difesa Estone Kalle Laanet, secondo il quale le operazioni militari internazionali sono una delle principali opportunità per contribuire alla sicurezza internazionale e rafforzare le relazioni con gli Alleati.
L’Estonia continuerà a contribuire in Mali al livello attuale attraverso la sua task force Takuba: “Stiamo monitorando da vicino la situazione in Mali insieme ai nostri Alleati. Per noi è importante che la situazione in Africa non diventi più instabile, il che, a sua volta, inciderebbe sulla sicurezza europea in futuro“, ha osservato Laanet.
Inoltre, il Riigikogu ha approvato l’ampliamento dell’area di operazioni delle Forze Speciali Estoni partecipanti all’operazione Takuba in Niger. Di conseguenza, il Governo della Repubblica ha approvato un accordo che garantisce all’unità militare estone che partecipa a Takuba la protezione legale (compresi privilegi e immunità) e il diritto di operare in Niger.
Come nuova operazione, le Forze di Difesa Estoni parteciperanno alla missione di addestramento dell’Unione europea in Mozambico, per sostenere lo sviluppo della capacità militare delle forze armate mozambicane. L’Estonia è pronta a inviare un consulente legale in Mozambico. A servire come nazione guida per la missione è il Portogallo, un importante Alleato dell’Estonia. Il Paese si trova sul fianco meridionale sia dell’UE che della NATO ed ha anche contribuito alla sicurezza delle Repubbliche Baltiche. L’Estonia sta contribuendo con un singolo ufficiale dello staff all’Operazione Inherent Resolve – la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti contro l’ISIL – che mira a combattere l’ISIL principalmente in Iraq e Siria.
L’Estonia contribuirà con un ufficiale di stato maggiore alla missione NATO in Iraq, come aveva fatto nella prima metà di quest’anno, due ufficiali di stato maggiore alla missione militare dell’Unione Europea EUNAVFOR Med/Irini, che mira a sostenere l’attuazione dell’embargo sulle armi imposto dalle Nazioni Unite alla Libia utilizzando capacità aeree, satellitari e marittime, un ufficiale di stato maggiore alla missione di pace delle Nazioni Unite in Libano e tre osservatori militari alla missione di mantenimento della pace postbellica in Libano, Israele, Egitto e Siria.
Oltre alle operazioni pianificate, l’Estonia ha anche un totale di 304 militari pronti. L‘Estonia è pronta a contribuire alla NATO Response Force (NRF) con un totale di 80 militari ed alla NATO Readiness Initiative (NRI) con un massimo di 200 militari. Inoltre, l‘Estonia è pronta a partecipare alla Joint Expeditionary Force (JEF) guidata dal Regno Unito con un massimo di 24 militari. La JEF è focalizzata sulla garanzia della sicurezza nella regione del Mar Baltico e nell’Atlantico settentrionale, rafforzando così la posizione di difesa e deterrenza nelle Repubbliche Baltiche.
Come negli anni precedenti, il Governo ha ricevuto un mandato per la possibile prima volta e la partecipazione urgente a un’operazione militare internazionale guidata dalla NATO o da uno Stato membro, dall’UE o dalle Nazioni Unite, il mandato per il prossimo anno prevede un massimo di 100 militari.
Immagine: Ministero della Difesa dell’Estonia