E’ all’esame delle Commissioni Difesa della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica il programma di sviluppo ed omologazione di un sistema di Difesa aerea di corto/medio raggio, con una fornitura aggiuntiva di missili, lanciatori, corsi addestrativi e supporto logistico per il sistema MAADS (Medium Advanced Air Defence System) per l’Aeronautica Militare.

Si tratta di un Programma di Ammodernamento e Rinnovamento (A/R), direttamente destinato alla difesa nazionale afferente alla Missione 5 (Difesa e Sicurezza del Territorio) Programma 6 (Pianificazione Generale delle Forze Armate e Approvvigionamenti Militari), Azione 6 (Ammodernamento, rinnovamento e sostegno delle capacità dello Strumento Militare), Centro di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.) Segretariato Generale, finanziato con stanziamenti tratti dai fondi del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa.
Il programma MAADS è finalizzato a risolvere il grave gap capacitivo generatosi nella Difesa Aerea Nazionale di responsabilità dell’AM a causa dell’interruzione, nel 2019, del servizio svolto dal missile Aspide per problematiche di sicurezza ed obsolescenza tecnica.
Il programma ha avuto avvio nel 2019 e conclusione attualmente prevista nel 2023/24 con consegna della fase di sviluppo e contestuale attivazione, presso basi AM ed EI, di batterie missilistiche perfettamente omologate ma che, per numero di lanciatori e missili in dotazione, non saranno ancora sufficienti ad esprimere un’idonea capacità operativa.
Con il programma in esame si intende, pertanto, completare l’acquisizione della capacità GBAD di corto e medio raggio attraverso la realizzazione di cinque unità MAADS (Medium Advanced Air Defence System), inclusive dei relativi veicoli per la mobilità, da rendere disponibili al 2° Stormo di Rivolto, polo missilistico dell’Aeronautica Militare.

Le capacità del sistema d’arma di questo programma sono riconducibili allo spettro delle Capacità Operative Fondamentali (COF) e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di forza nazionali e NATO. Il sistema MAADS assicurerà la capacità GBAD ponendosi quale indispensabile strumento per contribuire alla Integrated Air and Missile Defence (IAMD), sia in contesto nazionale (Homeland Defence/Security), che in contesto di operazioni condotte fuori dai confini nazionali (OFCN).
Il programma interforze è finalizzato a rinnovare ed ammodernare la capacità di Difesa Aerea nazionale di corto/medio raggio (Short Range Air Defence – SHORAD / Medium Range Air Defence – MRAD) attraverso una prima fase relativa allo sviluppo del missile CAMM ER, nonché la sua integrazione con il sistema SIRIUS nel Medium Advanced Air Defence System – MAADS per l’Aeronautica Militare e nel Posto Comando Cluster di Forza NEC (Network Enabled Capabilities) per l’Esercito Italiano.
Il programma prevede la sostituzione dei sistemi missilistici per la Difesa Aerea SPADA basati sul missile “ASPIDE”, al fine di implementare, con una nuova architettura costituita da una componente di Comando e Controllo, sensori e attuatori, una soluzione nazionale per il contrasto delle minacce a corto e medio raggio.
Il programma all’esame è riferito all’acquisizione dei seguenti equipaggiamenti e servizi:
- missili CAMM-ER e relativi lanciatori;
- integrazione dei lanciatori con il sistema radar e di Comando e Controllo SIRIUS, che rappresenta il detection center del sistema MAADS;
- veicoli per la mobilità del sistema;
- supporto logistico per il mantenimento dell’efficienza e operatività dei sistemi MAADS secondo gli schemi riportati nell’appropriata manualistica tecnica in vigore ed i piani logistici;
- soddisfacimento ed evoluzione del requisito CIS (Communication Information Systems);
- acquisizione delle parti di ricambio e dei consumabili per l’effettuazione di attività manutentive straordinarie non programmabili fino al previsto livello tecnico;
- risoluzione delle obsolescenze;
- adeguamento infrastrutturale;
- requisiti addestrativi del personale.
La gestione delle attività del programma sarà affidata all’Agenzia OCCAR in ragione del fatto che:
- il contrato SAMP/T NG prevede già lo studio per l’integrazione della capacità SHORAD;
- il CAMM-ER fungerà anche da seconda munizione in ambito SAMP/T NG e permetterà l’allargamento del perimetro di competenza del sistema anche alla versione SHORAD
Il programma, di previsto avvio nel corso 2021 (ormai 2022), si concluderà nel 2033 (o nel 2034).
Dal 2011, è stata avviata un’iniziativa industriale congiunta, tra MBDA ITA e MBDA UK, denominata Enhanced Modular Air Defence Solution (EMADS), tesa a realizzare un sistema d’arma in grado di sostituire quelli in servizio nei rispettivi Paesi. I Governi dei due Paesi hanno supportato la soluzione proposta dalle industrie basata sull’evoluzione del missile CAMM in CAMM-ER (Extended Range) con la firma, avvenuta a gennaio 2016, di uno Statement of Intent (SoI) che formalizza la volontà dei due Governi di facilitare la collaborazione industriale, regolamentare gli aspetti di sicurezza (tra cui lo scambio di informazioni e tecnologie).
Il CAMM-ER rappresenterebbe pertanto la nazionalizzazione della munizione nella sua variante Extended Range, rendendo il sistema d’arma complessivo MAADS completamente italiano, garantendo in tal modo l’indipendenza nazionale nel settore short e medium range Ground Based Air Defence.
Per disciplinare le attività di esportazione è stato negoziato con il Regno Unito un ulteriore accordo (Implementing Arrangement). In tale documento sarà altresì previsto che dalla vendita dei sistemi in questione ad altre Nazioni discenderanno levies (benefit derivanti da dazi correlati all’esportazione del sistema d’arma) a favore dei due Paesi. Il programma ha quindi una connotazione internazionale con concrete possibilità di export sia in ambito europeo (interesse manifestato da parte di Spagna e Svizzera) sia extraeuropeo (interesse manifestato da alcuni Paesi durante un incontro promosso dalla Investment Division della NATO).
Secondo stime fornite dall’industria, nel breve periodo, ci sarebbe un mercato potenziale con un portafoglio di circa 1 miliardo di euro totali per l’export. La possibilità di raggiungere già nel 2022 (ormai 2023) una capacità operativa potrebbe inoltre rappresentare un vantaggio competitivo del sistema MAADS rispetto alla concorrenza straniera nel mercato internazionale. La configurazione operativa del sistema MAADS appare infatti quella attualmente più appetibile per flessibilità, capacità ed economicità, tanto che i competitors stranieri stanno velocemente sviluppando sistemi analoghi che di fatto rappresentano già potenziali alternative di mercato.
Sono, inoltre, previste ulteriori ricadute nazionali in quanto il motore è prodotto da AVIO ed il Gruppo MBDA ha deciso che la configurazione export del Sistema sarà quella italiana con il radar Kronos prodotto dalla Società LEONARDO.
Il Posto Comando SIRIUS è dotato del radar di scoperta multifunzionale Leonardo KRONOS 3D LAND, già adottato dall’Aeronautica Militare per l’aggiornamento di una parte delle attuali batterie missilistiche di difesa aerea SPADA/Aspide.
Trattasi di un sistema BMC4 (Battle Management Command, Control, Communication & Computer) che integra un radar KRONOS 3D LAND di moderna concezione con apposito apparato hardware e software.
Obiettivo dell’AM è di adeguare la Centrale di Avvistamento (CA) del sistema SIRIUS alle nuove minacce del tipo cyber, incrementare alcune funzionalità nel sistema di Comando e Controllo (C2), adeguare le capacità del link tattico “Link 16” alle nuove necessità, incrementare le capacità Counter Unmanned Aerial Systems (C-UAS) e Counter Rocket, Artillery and Mortar (C-RAM) del sistema mediante l’ottimizzazione del sensore.
Il programma SIRIUS prevede il dispiegamento di quattro sistemi completi da parte dell’Aeronautica Militare.
L’onere previsionale complessivo previsto per il completamento del programma è stimato -quota Aeronautica Militare – in 367,9M€ (condizioni economiche 2020).
La spesa relativa alla 1° fase del programma in titolo graverà, per un ammontare di 127,9M€, sui capitoli del settore investimento del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente – di cui all’art. 1, co. 14 della Legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019). Essa sarà destinata a:
- acquisizione dei primi sistemi completi di missili, del relativo equipaggiamento e dei mezzi per la movimentazione su strada;
- avvio e mantenimento del Supporto Logistico Integrato (SLI);
- effettuazione dei primi corsi per il personale operativo e tecnico;
- adeguamenti infrastrutturali del sito operativo e di quello manutentivo.
Una 2° fase, per un valore di 110M€, è finanziata sui capitoli del settore investimento del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente (capitolo 7120-03). Garantirà inoltre lo SLI (Supporto Logistico Integrato) dei sistemi acquisiti dall’AM fino al 2029.