Un missile SM-3 Block IIA, lanciato dal cacciatorpediniere USS John Finn, ha intercettato e distrutto un missile balistico intercontinentale (ICBM).
L’esercitazione, nome in codice “Stellar Lancer”, ha visto il lancio di un ICBM dal Ronald Reagan Ballistic Missile Defense Test Site nell’atollo Kwajalein, isola di Marshall.
La nave coinvolta è stato il cacciatorpediniere USS John Finn della classe Arleigh Burke.
Il cacciatorpediniere è equipaggiato con l’Aegis Ballistic Missile Defense (BMD) e riceve i dati di acquisizione dal Command and Control Battle Management Communications (C2BMC).
Subito dopo il lancio i satelliti hanno rilevato il missile e hanno trasmesso i dati al Missile Defense Integration and Operations Center (MDIOC) presso la base aerea di Schriever.
Il MDIOC ha provveduto, tramite il C2BMC, a inviare i dati della traiettoria alla nave con il collegamento satellitare Link 16.
Dopo aver ricevuto i dati dal C2BMC l’USS John Finn ha lanciato un missile SM-3 Block IIA che ha quindi intercettato e distrutto il missile balistico in modo cinetico.
Rispetto alla precedente versione Block IB il veicolo cinetico di intercettazione del Block IIA è più grande e manovrabile così come il motore a razzo è più potente in modo da aumentare la gittata e l’altitudine.
Originariamente l’intero sistema, SM-3 Block IIA e BMD, doveva essere impiegato per la difesa contro missili IRBM e MRBM. Le prestazioni superiori del missile permettono anche l’intercettazione di missili ICBM durante la fase di crociera quando la nave può ricevere i dati dal C2BMC.
Non tutti i precedenti test sono andati in porto.
A giugno 2017 un SM-3 Block IIA è stato lanciato per intercettare un IRBM/MRBM durante una esercitazione congiunta USA/Giappone. Un marinaio dell’US Navy ha inavvertitamente premuto il tasto per l’autodistruzione prima dell’intercettazione.