Dopo le attività di studio iniziale eseguite l’anno scorso, il Pentagono ha deciso di procedere con l’integrazione del Long Range Anti-Ship Missile (LRASM) con il pattugliatore Boeing P-8A Poseidon.
Attualmente, l’US Navy ha in servizio tutti i 128 Poseidon ordinati e li impiega in compiti di sorveglianza, pattugliamento, lotta antisommergibile, contrasto di superficie ed operazioni SIGINT/ELINT.
Gli attuali armamenti in dotazione sono i siluri Mk 54 ed i missili anti-nave AGM-84 Harpoon Block II e II+, SLAM-ER oltre mine ed altri carichi di caduta.
Pertanto, per far fronte ai nuovi compiti di contrasto aeronavale a lungo raggio, è’ stato assegnato a Boeing un contratto del valore di 74 milioni di dollari per completare l’integrazione del missile AGM-158C LRASM sui Poseidon dell’US Navy.
Tale missile, prodotto da Lockheed Martin, dovrebbe colmare una lacuna sempre più sentita dall’US Navy, quella di poter colpire obiettivi navali a lungo raggio ed in condizioni di segnale GPS (Global Positioning System) degradato.
Da parte sua il P-8A Poseidon ha una suite elettronica di scoperta di eccellente qualità che permette a questo MPA di scoprire, classificare e “tallonare” i bersagli navali a lunga distanza.
Il LRASM ha un sistema di guida particolarmente sofisticato, basato su piattaforma inerziale INS assistito da GPS, con aggiornamenti via data-link e guida terminale con homing passivo e riconoscimento automatico del bersaglio, grazie al ricorso ad avanzati algoritmi di intelligenza artificiale.
La versione AGM-158C è già in servizio con l’US Navy che l’impiega con i caccia bombardieri Boeing F/A-18EF Super Hornet.
Inoltre, l’US Navy prevede di integrare l’AGM-185B LRASM-ER con il cacciabombardiere F-35C, la versione imbarcata del Lightning II e con il cacciabombardiere F/A-18EF.
Foto US Navy