Il Ministro della Difesa Belga Ludivine Dedonder ha comunicato che sono stati ordinati 761 missili anticarro MMP (Akeron MP) di MBDA.
Nei piani del Esercito Belga questi missili prenderanno il posto degli attuali ATGM EuroSpike MR che usciranno dal servizio attorno al 2030.
Gli EuroSpike MR sono stati ordinati nel 2012 dal Belgio alla joint venture formata da Rafael Advanced Defense Systems LTD, Rheinmetall AG e Diehl Defence AG.
I missili MPP saranno schierati sia nella versione con lanciatore a terra, sia a bordo dei veicoli blindati di nuova generazione da ricognizione e da combattimento (EBRC) Jaguar, di cui il Belgio ha acquistato 60 esemplari dalla Francia nell’ambito del programma CaMo (Capacità Motorizzata) che prevede anche l’acquisto di 382 veicoli corazzati leggeri multiruolo Griffon per il rinnovo delle linee blindate.
Le consegne dei nuovi missili sono previste a partire dalla fine del 2025 con la IOC (capacità operativa iniziale) che sarà dichiarata nel 2027; non è prevista una consegna unica dei missili ordinati ma per bienni che si dovrebbe concludere alla fine del 2029.
L’MMP è un missile anticarro di ultima generazione impiegato in operazioni dalle Forze Armate Francesi sin dal 2018. Può neutralizzare obiettivi e bersagli corazzati, giorno e notte, fino ad una distanza di almeno 4 km. Particolarmente preciso, può ingaggiare un’ampia varietà di bersagli statici o mobili (veicoli, infrastrutture, imbarcazioni, ecc.).
È dotato della capacità “spara e dimentica”, che consente al operatore di lasciare la propria posizione immediatamente dopo aver sparato e può colpire un bersaglio autonomamente senza alcuna azione da parte del tiratore durante il volo. Può anche essere sparato da uno spazio chiuso, funzionalità notevole soprattutto in caso di combattimento in un’area urbana.
Con le sue capacità di posizionamento, orientamento e comunicazione digitale, l’MMP può colpire sia i bersagli visibili al tiratore che quelli oltre la sua vista diretta. In quest’ultimo caso, il tiratore sceglie un tipo di traiettoria prima di sparare poi, durante il volo, designa il bersaglio ed affina il punto di impatto grazie al feedback dell’immagine a colori od all’infrarosso del sensore di ricerca. A tal fine, nell’ambito del progetto europeo Lynkeus, sono stati coronati con successo le prove di tiro oltre la visuale diretta in collaborazione con un drone.
Foto @Direction Générale de l’Armement (DGA)