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venerdì, Marzo 24, 2023

Missili balistici dell’Iran in supporto dell’invasione russa dell’Ucraina?

Il Colonnello Yurii Ihnat, portavoce dell’Aeronautica Militare ucraina, ha affermato che la Russia non ha abbandonato l’idea di ricevere dall’Iran missili balistici Fateh e Zolfaghar.

Questi due missili balistici a corto raggio hanno una gittata che varia tra i 350 chilometri per i primi ai 750 per i missili Zolfaghar e sono già stati usati in operazioni militari da parte dell’Iran contro l’ISIS e contro gli Stati Uniti negli attacchi di gennaio 2020 in Iraq.

L’Iran ha sempre negato di aver consegnato alla Russia armamento di questo genere ma non sarebbe la prima volta che Tehran cerca di coprire i propri export bellici.

Secondo il Ministro degli Esteri Amiradbollahian, l’Iran avrebbe fornito alla Russia solo un piccolo numero di droni prima dell’invasione.

Le immagini dal fronte dimostrano però che l’Esercito russo ha fatto e fa tutt’ora largo uso di droni iraniani in Ucraina e che tra l’altro sono anche assemblati con componentistica occidentale che in qualche modo ha eluso le sanzioni.

Iskander durante Army 2016

La Russia ha in servizio il sistema missilistico Iskander che è stato introdotto nel 2006 in sostituzione del Tochka che ha dimostrato una certa precisione nonché eccellenti capacità tecniche.

Oltre a raggiungere nella parte terminale del volo in regime ipersonico, nell’ordine di Mach 6-7, i missili sarebbero dotato di speciali ingannatori attivi che vengono rilasciati durante il volo per confondere i sistemi di difesa missilistica nemici.

Certamente il costo di questi sistemi avanzati non è molto economico per le casse di Mosca soprattutto anche grazie alle tattiche impiegate dagli ucraini che prediligono una avanzata mobilità sul campo di battaglia.

Inoltre la recente notizia dell’arrivo in Iran di caccia Sukhoi Su-35 potrebbe fare intravedere una sorta di accordo tra Mosca e Tehran che va a vantaggio di entrambi.

In conclusione, le dichiarazioni del Colonnello Ihnat spingono le nazioni Occidentali tra cui Italia e Francia ad accelerare la fornitura di sistemi di difesa aerea come il SAMP-T ed il Patriot PAC-3.

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