La Japan Maritime Self-Defense Force (JMSDF) ha avviato il programma di dispiegamento dei missili da crociera per attacchi a lungo raggio BGM-109 Tomahawk a bordo dei suoi cacciatorpediniere.
La prima unità sottoposta ai necessari lavori di modifica sarà lo JS “Chokai” appartenente alla classe “Kongo”, costituita da quattro unità entrate in linea tra il 1993 e il 1998, che dispongono di 90 celle di lancio verticali Mk.41 VLS.
Peraltro, i missili Tomahawk saranno schierati a bordo anche dei due cacciatorpediniere classe Atago, entrati in linea nel 2007 e 2008, nonché dei due DDG classe Maya, in servizio dal 2020-2021.
Entrambe queste classi di cacciatorpediniere della JMSDF sono armate con 96 Mk.41 VLS.
Il programma di acquisto giapponese
Nel gennaio di quest’anno il Giappone ha formalizzato con gli Stati Uniti l’acquisto di 400 BGM-109 Tomahawk, di cui 200 Block IV e 200 Block V.
Il programma approvato dagli Stati Uniti ha un valore di 2,35 miliardi di dollari ed i missili Tomahawk saranno presto resi disponibili, già a partire dal 2025, poiché i Block Va e Vb sono in produzione a pieno ritmo per le esigenze dell’US Navy, USMC e US Army (queste due ultime FF.AA. li impiegano per compiti di difesa costiera e per attacchi di precisione a lungo raggio) e per clienti esteri (ad esempio Australia e Paesi Bassi).
Unitamente ai Tomahawk, accreditati di essere capaci di colpire con precisione obbiettivi posti ad oltre 1.600 km dal punto di lancio, il Giappone si doterà di una versione da crociera del missile antinave Type 12 sviluppato e prodotto dalle industrie nazionali.
L’acquisto dei Tomahawk è stato giustificato dal Governo di Tokyo a causa delle crescenti tensioni in atto in Estremo Oriente, al fine di dotarsi di una reale capacità di deterrenza che, se necessario, possa divenire la prima capacità di risposta o, addirittura, di attacco preventivo nel caso di pericolo imminente di lanci di missili dichiaratamente contro le isole dell’arcipelago giapponese.