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Partono in Africa due nuove missioni per la Difesa Italiana

Il Governo, nella persona del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e del Ministro degli Affari Luigi Di Maio hanno comunicato alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato l’avvio di due nuove missioni militari in Africa.

Codeste missioni avranno come teatro di operazioni la gigantesca area del Sahel ed il Golfo di Guinea.

Task Force Takouba

Per quanto riguarda la pericolosa missione in Sahel è previsto il dispiegamento di un nostro contingente nell’ambito della Task Force multinazionale Takouba. Entro l’estate corrente, avverrà il trasferimento dei materiali e del personale della nostra Task Force che sarà operativa nel secondo trimestre del 2021. Il nostro contingente sarà costituito principalmente da assetti elicotteristici per il trasporto e l’evacuazione medica, nonché da unità di addestratori a favore delle forze locali.

Compito principale della Task Force Takouba è addestrare, assistere e supportare le forze armate di sicurezza dei paesi dell’area ( Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger) al fine di metterle in grado di poter contrastare il fenomeno terroristico e le altre gravi minacce che minano la sicurezza dell’intera area sub sahariana.

Il valore strategico del Sahel per l’Italia

L’area del Sahel in questi anni ha assunto una crescente importanza strategica per l’Italia. Infatti, sono state aperte nostre rappresentanze diplomatiche in Niger e Burkina Faso e, prossimamente, sarà aperta l’ambasciata in Mali. Inoltre, tra il 2017 ed il 2020 sono stati siglati importanti programmi di cooperazione militare con Burkina Faso, Ciad e Niger. La missione nel Sahel e nel Golfo di Guinea sono giudicate necessarie per controbilanciare la politica della Francia molto attiva nell’area, nonché in Mediterraneo tra Libia e Levante, anche al fine di salvaguardare i nostri interessi.

Golfo di Guinea e Presenza Marittima Coordinata

Il Governo, secondo il Ministro Guerini, intende inviare nel Golfo di Guinea in maniera non continuativa un’unità della Marina Militare al fine di tutelare gli interessi energetici e commerciali nazionali ivi presenti.

Nave Bergamini 2.jpg

Infatti, la nostra presenza militare (Presenza Marittima Coordinata) sarà il giusto volano per lo svolgimento di attività di capacity building a favore degli stati rivieraschi della regione. Pertanto, la presenza della nostra Marina nelle acque di quell’area, dove non manca la presenza del fenomeno piratesco, rende concreta la proiezione di capacità di concerto con altri Paesi dell’Unione Europea nel ambito della Eu Global Maritime Strategy.

Tale attività, per il Governo, può rappresentare un’eccellente opportunità di dialogo e cooperazione con i Paesi rivieraschi in un’area destinata ad assumere in futuro una connotazione ed un rilievo strategico sempre maggiori.

La nuova missione nel Golfo di Guinea attende di essere vagliata ed autorizzata dal Parlamento.

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