Il Ministro della Difesa del Giappone ha annunciato che Mitsubishi Heavy Industries è stata incaricata di sviluppare, testare e produrre il nuovo caccia avanzato F-X per la Japan Air Self Defense Force.
Il nuovo caccia, nelle intenzioni della Difesa giapponese, andrà a prendere il posto degli F-2 (la versione giapponese pesantemente derivata e potenziata del F-16 Falcon) che affiancheranno gli F-15J, sottoposti ad ammodernamento, e, soprattutto, i nuovi F-35A e F-35B che entrano in linea in numero crescente, prendendo il posto degli anziani F-4EJ per anni colonna portante della difesa aerea giapponese. I nuovi caccia dovrebbero entrare in linea attorno al 2035; il MoD di Tokyo vuole allocare una prima tranche di 560 milioni di dollari nel bilancio della Difesa del 2021. Il primo volo, nella tabella di sviluppo, è previsto per il 2028 con la costruzione del primo prototipo a partire dal 2024 e con la produzione iniziale fissata per il 2031.
Il programma F-X è visto come un programma strategico dalla Difesa ed Industria Aerospaziale giapponese, per lo sviluppo di tecnologie avanzate ed il mantenimento della superiorità nei confronti della caccia cinese dotata di aerei sempre più avanzati in grado di contrastare la JASDF.
Ovviamente, i nuovi caccia serviranno anche a contrastare l’aggressività nord coreana nonché a “rispondere” al programma sud coreano KF-X volto ad introdurre in linea un caccia con tecnologie di quinta generazione.
Peraltro, il programma F-X non sarà esclusivamente giapponese, in quanto il MoD di Tokyo ha invitato industrie aerospaziali statunitensi e britanniche a collaborare per alcuni settori.
Curiosamente, nello stesso giorno del incarico ottenuto per lo sviluppo del nuovo caccia, MHI ha annunciato la sospensione delle attività relative il nuovo aereo da trasporto civile MRJ, in quanto la devastante crisi ingenerata dalla pandemia di Covid19 ha ferocemente colpito il settore ed il mercato del trasporto aereo civile. MHI quale fornitore di Boeing, pesantemente in crisi, ha perso qualcosa come 550 milioni di euro per l’avvenuta cancellazione delle commesse degli airliner prodotti a Seattle. Il gigante industriale giapponese prevede una ripresa del settore commerciale aereo e, correlativamente, del comparto manifatturiero aerospaziale solo a partire dal 2024.