Il Presidente russo Vladimir Putin ha rivelato lunedì che le FF.AA. riceveranno nei prossimi anni circa 200 velivoli, 26 sistemi di difesa aerea S-350 e S-400, oltre una serie di nuovi di sistemi antimissile S-500 Prometheus per contrastare la NATO.
Questo sforzo sarebbe giustificato dalla situazione militare e politica generale, compresa la crescente intensità dei voli aerei della NATO vicino alla Russia e la comparsa di navi dell’alleanza con armi missilistiche guidate nelle acque del Mar Baltico e del Mar Nero, secondo il Presidente russo.
Secondo Putin i piani degli Stati Uniti di schierare missili a medio e corto raggio in Europa rappresenterebbero un ulteriore “grande pericolo e minaccia” per la Russia e, pertanto, Mosca aumenterà la quota di armi avanzate nelle truppe di difesa aerea ed anti-missili balistici (ABM) all’80% entro il 2025-2027.
Inoltre, un’attenzione particolare dovrà essere prestata allo sviluppo di un sistema centralizzato di comando e controllo della difesa aerospaziale, che integri sottosistemi di ricognizione e di allarme rapido per attacchi aerospaziali nello spazio unico delle informazioni e che disponga di sistemi spaziali avanzati. Nel disegno presidenziale il sistema di difesa aerospaziale aggiornato dovrà rilevare tutti i tipi di bersagli ipersonici e balistici a grandi distanze per essere in grado di distruggerli lungo l’intera traiettoria di volo.
Infine, il comparto industriale militare è stato sollecitato ad aumentare il ritmo di sviluppo delle armi moderne per la difesa aerospaziale, per ottenere in breve tempo la loro produzione in serie.