La mancata autorizzazione da parte di Washington all’esportazione dei motori per gli elicotteri T-129 Atak turchi al Pakistan ha portato Ankara a cercare strade alternative per i suoi prodotti.
In virtù di questo il nuovo “elicottero pesante di attacco” o Atak II sviluppato dalla TAI sarà motorizzato con due turbine di produzione ucraina.
La conferma arriva dal Direttore Generale della TAI, Temel Kotil, durante un incontro con il giornalista Fatih Altaylı del quotidiano Haberturk.
Il nuovo Atak II sfrutterà le capacità che l’azienda ha acquisito con lo sviluppo del T-129, derivato dall’Agusta Mangusta, con maggiore impiego di sistemi nazionali ed un incremento delle prestazioni.
Il peso del nuovo elicottero si aggirerà attorno alle 8-10 tonnellate ponendosi quindi a ridosso del AW249 il cui peso massimo sarà di 7,5/8 tonnellate.
Chiaramente i progettisti turchi dovranno inevitabilmente fare i conti con dimensioni e prestazioni dei motori ucraini ed i valori prestazionali potrebbero cambiare in futuro.
Di motore in motore
Ankara si è mossa anche per quanto riguarda il carro armato Altay intavolando una discussione con la Corea del Sud per motori e trasmissioni. Entrambe le parti sarebbero ormai in procinto di trovare un accordo e la sudcoreana Doosan potrà sfruttare parte dell’esperienza maturata sui carri armati K2 Black Phanter.
Immagini: TAI