«Non chi comincia ma quel che persevera»
Grande traguardo raggiunto da Nave Amerigo Vespucci, novanta anni di vita! Infatti, fu varata l’ormai lontano 22 febbraio 1931 presso i cantieri navali di Castellammare di Stabia.
La nave scuola più bella del Mondo ha formato generazioni di allievi ed ha solcato i mari del pianeta portando il Tricolore in ogni porto.
Sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale ed alle dure condizioni imposte dal Trattato di Pace, Nave Vespucci rappresenta il nesso di continuità tra la Regia Marina e la Marina Militare, trasferendo a quest’ultima le migliori tradizioni e l’orgoglio della marineria italiana.
Il compito principale portato a termine dal Vespucci in questi primi novanta anni di vita è stato l’addestramento di tutti gli ufficiali di Marina che, al termine del primo anno di Accademia, vivono a bordo di questo “veliero” la loro prima indimenticabile esperienza d’imbarco.
Oltre gli allievi dell’Accademia Navale, Nave Vespucci cura l’addestramento degli allievi del Collegio Navale, ora Scuola Navale Militare “Francesco Morosini“, degli allievi nocchieri, nonché dei giovani appartenenti alle associazioni veliche, quali la Lega Navale Italiana, la Sail Training Association – Italia ed anche l’ANMI.
Trattasi di un veliero a tre alberi e bombresso, con albero di maestra (54 metri), trinchetto (50 metri) e mezzana (43 metri) . Lo scafo in acciaio (lamiere chiodate) è del tipo a tre ponti principali, continui da prora a poppa (di coperta, di batteria e di corridoio), più vari ponti parziali (copertini).
Vi sono due sovrastrutture principali, il castello a prora ed il cassero a poppa, che si elevano sul ponte di coperta ma che idealmente ne rappresentano la continuazione. Il caratteristico colore bianco e nero sottolinea il voluto richiamo al passato: le fasce bianche in corrispondenza dei ponti di batteria e corridoio vogliono ricordare infatti le due linee di cannoni del vascello ottocentesco alla cui tipologia il progetto volutamente si ispirò.

La superficie velica è di ben 2.635 metri quadri su 24 vele quadre e di straglio in tela olona (fibra naturale derivata dalla canapa) di spessore compreso tra i 2 e i 4 millimetri e sono realizzate unendo mediante cucitura più strisce (ferzi).
La manovra delle vele si attua per mezzo di cavi (manovre correnti o volanti) di diverso diametro, per un totale di circa 36 Km.
Tali cavi sono realizzati dallo Stabilimento Militare Produzione Cordami di Castellammare di Stabia, conosciuto anche come “La Corderia” appartenente alla Agenzia Industrie Difesa-Ministero della Difesa, e sono il frutto di un lavoro di grande qualità e precisione.
L’equipaggio della nave è costituito da 264 uomini che superano i 400 allorquando imbarca gli allievi ed il personale dell’Accademia per le crociere d’addestramento e/o per altre esigenze.

Pertanto, non resta che augurare a questa splendida nave “Buon vento!“
Immagini Ministero della Difesa