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Nelle acque estoni la NATO elimina ventisette ordigni bellici risalenti ai due Conflitti Mondiali

Lo Standing NATO Mine Countermeasures Group One (SNMCMG1) ha completato un’operazione storica di individuazione e smaltimento degli ordigni (HODOPS) nelle acque territoriali estoni tra il 20 e il 29 ottobre 2020.

Lo SNMCMG1, insieme alle navi contromisure mine estoni, ha coperto un’area di 34 miglia nautiche quadrate ed ha provveduto ad individuare ed identificare venti ordigni storici, tra cui due siluri ed una carica di profondità. Di questi ordigni, diciannove insieme ad altri otto già identificati nelle operazioni precedenti, sono stati eliminati dalle squadre della NATO.

Inoltre, un relitto precedentemente inesplorato (lunghezza 85 metri, larghezza del ponte 9 metri) è stato identificato a 27 metri di profondità. Tutte le attività di smaltimento degli ordigni sono state eseguite in stretto coordinamento e con il consenso delle autorità estoni.

La posa di mine pesanti è stata condotta durante entrambe le guerre mondiali nel Mar Baltico, e alcune delle zone più colpite sono adiacenti all’Estonia.

Unità provenienti da 7 Nazioni diverse hanno preso parte all’operazione rendendo il Mar Baltico un luogo più sicuro per tutti i marittimi. Lo SNMCMG1 è costituito dall’ammiraglia LNS Jotvingis (Marina Lituana) con personale internazionale a bordo e sei navi contromisure mine: ENS Admiral Cowan (Marina Estone), BNS Crocus (Marina Belga), FGS Sulzbach-Rosenberg (Marina Tedesca), LVNS Imanta (Marina Lettone), HNLMS Schiedam (Marina dei Paesi Bassi) e HNoMS Maaloy (Marina Norvegese).

Fonte e foto Standing NATO Mine Countermeasures Group 1

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