OCCAR-EA (Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti) ha firmato per conto dei Ministeri della Difesa Britannica e Francese un contratto per la produzione di nove sistemi primari MMCM (Maritime Mine Counter Measures) con Thales Defense Mission Systems (TDMS) nel novembre 2020. Tre di questi nove sistemi primari saranno consegnati al Regno Unito (Regno Unito), quattro sistemi primari (più due aggiuntivi come opzioni, da esercitare nel 2021) alla Francia.
La linea di base del sistema MMCM include un centro di comando e controllo portatile, una nave di superficie senza equipaggio (USV) e può utilizzare un veicolo sottomarino senza equipaggio (UUV). Ogni USV può distribuire automaticamente un sonar trainato e un veicolo telecomandato (ROV). USV e UAV rileveranno, classificheranno e localizzeranno tutti i tipi di mine navali. I ROV identificheranno le mine. Inoltre, ogni ROV è dotato di tre munizioni ricaricabili per sconfiggere le mine.
I sottosistemi sviluppati per il programma da Thales e dai suoi partner includono Unmanned Surface Vehicles (USV) per trasportare e collegare soluzioni ed un sonar all’avanguardia (SAMDIS) che offre un’esclusiva capacità Single Path Multi View per identificare e classificare le minacce. Il sonar SAMDIS può essere trasportato da veicoli subacquei autonomi (AUV) o da veicoli TSAM (TSAM) ad apertura sintetica trainata azionati dall’USV. L’USV può anche trasportare un veicolo telecomandato (ROV) per neutralizzare le minacce. L’intero sistema è supervisionato a distanza da operatori che lavorano da un Centro Operativo Portatile (POC) in grado di controllare fino a tre sistemi in parallelo in mare.
Il suddetto contratto prevede anche l’aggiornamento dei due prototipi acquistati da OCCAR nel 2015 per conto della Francia e del Regno Unito, la consegna di un primo lotto di munizioni, oltre la consegna di un centro operativo a terra e di un centro di formazione alla Francia.
Il programma MMCM è frutto di una cooperazione avviata nel 2010 nell’ambito del Trattato di Lancaster House tra la Francia ed il Regno Unito. I sistemi MMCM sviluppati nell’ambito di questa cooperazione operano in modo più rapido ed efficiente rispetto agli attuali ordinari cacciamine e, soprattutto, tengono il personale della marina fuori dal campo minato.
L’organizzazione industriale, guidata da Thales Defense Mission Systems (FR), comprende Thales UK, ASV (Regno Unito), ECA (FR) e SAAB (Svezia).
Consegnati i sistemi alla Royal Navy e alla Marine Nationale, insieme al supporto dell’appaltatore, i nuovi MMCM saranno sottoposti ad un’ampia valutazione estesa in mare tesa anche lo sviluppo di concetti per l’impiego che durerà 24 mesi.
La consegna dei primi sistemi completi alla Royal Navy ed alla Marine Nationale è previsto per la prima metà del 2022. Il MoD di Londra ha investito in questa prima parte del programma circa 185 milioni di sterline. Se la sperimentazione avrà esito positivo, la Royal Navy potrebbe decidere di sostituire le attuali unità classe Hunt (sei) e Sandow (sette) con questi nuovi sistemi di caccia alla mine.
Da notare che la Royal Navy, nelle more del programma MMCM, sta sottoponendo gli MCMV Sandown e Hunt al programma ORCA (Oceanographic Reconnaissance and Combat Architecture) per dotarli di un nuovo sistema di comando e controllo di Thales unito allo sviluppo del sonar 2093 a banda larga per migliorare la capacità di rintraccio a lungo raggio delle mine navali.
Per la Marine Nationale il programma MMCM è noto come SLAMF o Système de lutte anti-mines futur; nelle intenzioni francesi i nuovi sistemi dovrebbero prendere il posto dei cacciamine classe Eridan nonché i veicoli subacquei Vulcain. Peraltro, la Marine Nationale intende integrare anche una nave “madre” di circa 4.000 tonnellate anche per consentire l’imbarco di uav e di squadre di sommozzatori a cui pare non voler rinunciare ed una stazione di controllo a terra.
Fonte OCCAR
Foto Thales