fbpx

Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di l’Aquila

Il primo anno di vita

del 16° Nucleo del Comando Carabinieri TPC

a difesa dell’arte e della cultura

in Abruzzo e Molise

di Angelo TIBERI

Ufficiale (in cong.) del Corpo dei Granatieri

Cultore di Ordinamento dell’Esercito Italiano e delle Politiche di Difesa e Sicurezza

Il 1° marzo 2021 ha inizio la vita operativa del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Cultuale di L’Aquila (1), da tale data è trascorso un anno nel quale l’Unità specialistica ha svolto un’intensa e inestimabile attività rispondente pienamente alle sue specifiche attribuzioni e caratteristiche istitutive, pertanto penso che sia importante darne merito ed evidenza dedicandogli, in via esclusiva, il presente articolo.
Tengo subito a precisare che questo Nucleo di livello “interregionale” ha competenza sulle Regioni Abruzzo e Molise, anche se essendo autorità di Polizia Giudiziaria, in termini di notizia di reato, può esercitare attività investigativa, al pari di tutte le Unità Carabinieri, in ambiti territoriali diversi cooperando, a livello nazionale, sia con altri Nuclei TPC, Reparti e Comandi (Provinciali, Compagnia, Tenenze e Stazioni) dell’Arma sia con altre Forze di Polizia (2), aggiungendo che il Comando TPC può svolgere attività d’indagine pure all’estero, sia in ambito INTERPOL sia con altri organismi governativi e di settore.

Forte Spagnolo – Castello Cinquecentesco di L’Aquila sede del Museo Nazionale d’Abruzzo (pianta dei sotterranei, vista aerea, stemma di Carlo V sul portale d’ingresso, emblema del Comando CC TPC, stemmi araldici dell’Arma dei Carabinieri e del Comune dell’Aquila)

In ogni caso, riconducendo il discorso sull’impiego operativo nel preciso ambito giurisdizionale del Nucleo c’è da dire che esso per la Regione Abruzzo, è stato svolto in modo incisivo nelle Province di L’Aquila e Teramo maggiormente interessate da controlli ispettivi dedicati ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione post-sisma di edifici storici civili e religiosi, a causa dei terremoti verificatisi nel 2009 e 2016, nonché al monitoraggio delle opere d’arte tratte in salvo dai due eventi calamitosi, in attesa di essere ricollocate a conclusione dei predetti lavori nei loro luoghi ordinari o museali originari di provenienza, attualmente poste in sicurezza negli spazi di altre strutture e nei Depositi temporanei allestiti a cura dell’UCCR “Abruzzo” (3) della Direzione Regionale Beni Culturali/Ministero della Cultura (MiC, già Ministero per i Beni e le Attività Culturali) in collaborazione con le rispettive Soprintendenze.
Gli impegni d’istituto sono completati anche da servizi di sorveglianza diretta sui preziosi siti archeologici di Amiternum (nella Frazione di S. Vittorino a L’Aquila), di Alba Fucens (a Massa d’Albe – AQ) e di Campovalano (Campli – TE).
A queste attività si sono aggiunti anche controlli sulla provenienza di articoli e complementi in vendita presso esercizi commerciali di antiquariato e collezionismo.
Per quanto attiene, invece, le altre Province abruzzesi di Chieti e Pescara, particolare interesse del Nucleo TPC si è focalizzato in controlli preventivi su Istituzioni Museali, Bibliotecarie e Archivistiche, sia pubbliche sia private; non tralasciando, però, anche in questi due ambiti provinciali forme di verifica su cose antiche in mercatini e gallerie d’arte.
Estendendo l’azione del Nucleo TPC sulla Regione confinante del Molise ricognizioni e forme di c.d. “attenzione indiretta” preventiva sono state effettuate sul patrimonio culturale ed ecclesiastico ivi presente attraverso anche l’ausilio dei locali Comandi Stazione Carabinieri; poi, come per la Regione Abruzzo, l’attività è stata completata, nella stessa misura, con controlli in negozi di antichità.
Inoltre, tutte le attività sopra riferite sono state integrate da una costante “visionatura”, ad ampio spettro, di cataloghi online di case d’asta, procedura di “monitoraggio e controllo complementare” questa molto valida e spesso premiante per il “rinvenimento e il recupero” sul mercato “nazionale e internazionale” di articoli rubati come quadri, sculture, mobili e altre tipologie di oggetti antichi.
Tutto questo serrato, continuo e qualificato impegno, senz’altro, offre lustro al Nucleo TPC di L’Aquila e di riflesso anche al Comando TPC, all’Arma dei Carabinieri e alle stesse Regioni Abruzzo e Molise depositarie di tanta storia, arte e cultura, certamente da conservare e proteggere.

Antico stemma in pietra e stemma araldico civico attuale della Città di L’Aquila in cui ha sede il Nucleo Carabinieri TPC

Per rendere immediata idea dell’ampiezza areale nella quale opera il Nucleo Carabinieri TPC di L’Aquila, in ogni caso, risulta interessante riportare i seguenti dati:

  • Regione Abruzzo costituita da quattro Province, L’Aquila (capoluogo di Regione, con n. 108 Comuni), Teramo (con n. 47 Comuni), Chieti (con n. 104 Comuni) e Pescara (con n. 46 Comuni), per un totale di n. 305 Comuni;
  • Regione Molise costituita da due Province, Campobasso (capoluogo di Regione, con n. 84 Comuni) e Isernia (con n. 52 Comuni), per un totale di n. 136 Comuni.
    Infine, merita ricordare la riconsegna di un libro del 1661 (4) alla Biblioteca del Convento aquilano di San Giuliano, in quanto questa restituzione libraria, può essere considerata per il Nucleo CC TPC di L’Aquila anche la prima forma espressiva di “debutto pubblico” ed il primo evento rappresentativo come “inizio ufficiale” della sua vita operativa, a manifestazione della sua concreta ed effettiva presenza e integrazione sul territorio in linea con i propri compiti.
    A conclusione di quanto riportato, comunque, non posso terminare questo articolo senza rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i Carabinieri (di ogni grado) appartenenti al Comando TPC, con particolare indirizzo di vicinanza a quelli del Nucleo di L’Aquila che con la loro professionalità, dedizione e senso del dovere hanno dimostrato in questo primo anno di vita dell’Unità operativa specializzata abruzzese dell’Arma un magnifico esempio e un’inestimabile impegno profuso senza risparmio nella salvaguardia delle opere d’arte e degli straordinari beni culturali di ogni periodo, fattezza e caratterizzazione disseminanti sui territori abruzzesi e molisani di proprietà pubblica, ecclesiastica e privata.

ANGELO TIBERI

NOTE
(1) A titolo informativo, ricordo che io già nell’anno 2008 esprimevo fortemente il grande bisogno e l’urgente esigenza di disporre, a livello giurisdizionale, anche in Abruzzo di una qualificata Unità investigativa dei Carabinieri dedicata alla protezione del ricco e variegato patrimonio storico-culturale, etnoantropologico, archeologico, artistico, bibliografico, archivistico, numismatico e architettonico presente nella Regione, estendendo la competenza territoriale anche sulla Regione Molise.
Infatti, “precorrendo i tempi”, avevo evidenziato la necessità di istituire proprio a L’Aquila un Nucleo TPC, rappresentandola all’interno di un mio ampio e approfondito studio dal titolo Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Angelo Tiberi, pubblicato nella Rivista Nuova Rassegna di Legislazione, Dottrina e Giurisprudenza, Noccioli Editore, 2008, Anno LXXXII (82°), Fascicolo n. 1.
Questo mio studio è inserito anche nella Bibliografia del libro The Carabinieri Command for the Protection of Cultural Property. Saving the World’s Heritage delle ricercatrici Laurie Rush e Luisa Benedettini Millington del Centro Internazionale di “Studi sul Patrimonio Culturale” dell’Università inglese di Newcastle pubblicato nel 2015 dalla casa editrice Boydell Press.
(2) Poiché con il Decreto del MiBAC del 28 aprile 2006, confermando il ruolo di preminenza dell’Arma dei Carabinieri nel settore dei Beni Culturali, si attribuisce al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale la funzione esclusiva di “Polo di riferimento informativo e di analisi per tutte le Forze di Polizia”.
(3) Le Unità di Crisi – Coordinamento Regionale del MiC (UCR o UCCR) sono istituite ed attivate presso ogni Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici.
Per approfondimenti sulle UCR (o UCCR) e sul Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, vedasi in Ares Osservatorio Difesa il Rapporto di ricerca Terremoti in Italia nel Primo Ventennio del XXI secolo ed il contributo del Ministero per i Beni Culturali, Ministero della Difesa, Esercito Italiano e Comando Carabinieri TPC di Angelo Tiberi pubblicato il 14 settembre 2021 al link https://aresdifesa.it/terremoti-in-italia-nel-primo-ventennio-del-xxi-secolo-ed-il-contributo-delle-ff-aa/.
(4) Breve descrizione del fatto. – A conclusione di delicate indagini giudiziarie svolte nel luglio 2020 con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, i militari del Nucleo Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale (CC TPC) di Cosenza durante un’attività di controllo, visionando i singoli beni librari presenti nella Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti “Fidia” di Stefanaconi (VV) nota un volume, scritto in latino, trattasi del Commentarius R.P. Cornelii Cornelii a Lapide in Esdram, Nehemian, Tobiam, Iudit, Ester, ed Machabeos risalente come edizione di stampa all’anno 1661 al cui interno, in alcune pagine, la presenza di un timbro (di appartenenza e/o di proprietà) riportante la dicitura “Biblioteca – Convento O.f.m. S. Antonio – Sulmona”, traccia inequivocabile che è stato sottratto, in circostanze poco note, dal Convento Francescano di Sulmona (AQ), luogo bibliotecario originario “di conservazione e di provenienza”. L’interessante argomento che tratta il libro, in breve, riguarda le vicende del popolo d’Israele in un particolare momento storico dalla “conquista della Terra promessa” (XII secolo) sotto la guida di Giosuè (personaggio dell’Antico Testamento, condottiero ebreo e successore di Mosè) fino al 167 a.C. che segna lo “scoppio della rivolta dei Maccabei” (quando l’Imperatore Antioco IV, detto anche Epifane, ritirò tutte le concessioni fatte dai suoi predecessori per imporre con azioni di forza, alle popolazioni a lui subordinate, la religione ellenistica). Una testimonianza scritta molto dettagliata, di pregio e di grande rarità sia dal punto di vista storico sia per quanto concerne l’aspetto religioso.
Ad accertamenti eseguiti, il Nucleo CC TPC di Cosenza insieme alla Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, recupera l’antico testo e dopo averlo mantenuto in sicurezza per un medio periodo lo passano in “affido e custodia temporanea” al Nucleo CC TPC di L’Aquila che, quest’ultimo, nella mattinata del 17 aprile 2021, con fierezza, lo restituisce al Convento di San Giuliano di L’Aquila consegnandolo a Padre Francesco Rossi, Superiore conventuale dell’O.f.m. (Ordo fratum minorum/Ordine dei frati minori) e Responsabile della Biblioteca del predetto Convento aquilano.
Questa “notizia di rinvenimento e restituzione di bene librario” è poco nota (data fugacemente solo a livello di stampa locale), invece merita di essere conosciuta, perché – oltre al valore documentario della preziosa “seicentina” – comunica una significativa “operazione di recupero” compiuta dai Carabinieri della Tutela Patrimonio Culturale, sia a riconfermare la loro attenta e qualificata azione ispettiva anche “nel settore dei libri antichi/antique books sector” sia sul profilo giudiziario per il coordinamento e la conduzione delle indagini.

Progetto grafico dell’immagine di copertina ideato e realizzato dall’autore Tenente dei Granatieri (in cong.) Angelo TIBERI.
Descrizione. – La composizione grafica riporta al centro il rosone principale che è posto sulla caratteristica facciata bicromatica della Basilica di Santa Maria di Collemaggio di L’Aquila. Questo edificio storico-religioso oltre ad essere considerato la massima espressione dell’architettura abruzzese, rappresenta una delle costruzioni di straordinaria levatura fra le più importanti dell’“architettura medievale italiana”, contrassegnato, nella sua imponenza monumentale, anche da un prezioso connubio di stili “romanico”, “gotico” e “barocco”.
Nella Basilica sono custodite le spoglie di Papa Celestino V e si trova la prima Porta Santa luogo spirituale dove si svolge con la “Perdonanza Celestiniana” l’unico giubileo annuale.
Inoltre, per dare al presente contesto argomentale tematico attinente definizione e compiutezza in una continuità espressiva-figurativa, nelle posizioni quasi angolari, trovano ordinata e sequenziale collocazione, i seguenti elementi iconografici:

  • in alto, (a sinistra) lo stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri e (a destra) l’emblema del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale;
  • in basso, (a sinistra) il fregio simbolo per eccellenza dei Carabinieri (granata con fiamma ventata a 13 punte con monogramma “RI”) sormontante gli stemmi araldici delle Regioni Abruzzo e Molise sulle quali il Nucleo Carabinieri TPC di L’Aquila esercita la competenza giurisdizionale interregionale e (a destra) lo stemma araldico civico del Comune di L’Aquila indicante la Città abruzzese (Capoluogo di Regione) dove lo specifico Nucleo è di stanza.

Progetto grafico delle immagini di testo ideato e realizzato dall’autore Tenente dei Granatieri (in cong.) Angelo TIBERI

La descrizione dell’immagine di copertina e le didascalie, riportate a corredo, sotto le immagini di testo sono state redatte sempre dall’autore Tenente dei Granatieri (in cong.) Angelo TIBERI

Articolo precedente

Corea del Nord, fallito il lancio di un ICBM iniziano a sparare MLRS

Prossimo articolo

Libano: Contingente italiano a sostegno della popolazione di Bint Jubail

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ultime notizie