L’Agenzia per gli armamenti svedese ( Försvarsmakten o FMV) ha emesso un bando di gara per l’acquisto di imbarcazioni dotate di armi d’appoggio per il Battaglione Anfibio (Amphibiebataljonen) delle Forze Armate del Regno di Svezia.
Si tratta di unità che opera principalmente in contesti “riverine” per la difesa costiera. Da notare che il programma riguarda l’acquisto di dodici unità navali, imbarcazioni che devono essere già state sviluppate e disponibili sul mercato; le opere di ingegnerizzazione riguarderanno “solo” l’installazione dell’arma prescelta per il supporto fuoco.
Il programma per queste barche di supporto fuoco rientra nel ambito del potenziamento delle capacità operative del Battaglione Anfibio, sempre più al centro della difesa delle aree costiere svedesi.
Allo stato attuale, le componenti del Battaglione Anfibio svedese devono sbarcare e portarsi dietro le relative armi di supporto per “riconquistare” posizioni o parti di territorio “occupato”, il che le espone a possibili reazioni, oltre a rappresentare un bersaglio nella delicata fase di sbarco.
Con tale programma, invece, si vuole evitare di esporre le truppe e le unità che le trasportano, le Stridsbåt 90H o Battle Boat 90H; infatti, si prevede che vi sarà un’imbarcazione con sistemi per la ricognizione, una nave comando che indicherà il bersaglio e guiderà il tiro a favore di almeno un paio di navi appoggio fuoco, evitando lo sbarco, o quantomeno, riducendo le capacità operative delle difese costiere.
Oltre le imbarcazioni il programma prevede la progettazione e la produzione di 12 piattaforme di artiglieria navale, una coppia di sistemi di addestramento per il funzionamento del sistema di artiglieria, un simulatore dei sistemi di controllo del fuoco, fornitura di munizioni e servizi aggiuntivi, tra cui documentazione tecnica, addestramento e attrezzature di prova, servizio e supporto tecnico.
La piattaforma di artiglieria condurrà il fuoco indiretto con alta precisione durante l’attacco in mare utilizzando una torretta stabilizzata con mortaio a caricamento automatico (con buona approssimazione calibro 120 mm che dovrà impiegare munizionamento guidato). Oltre la torretta con il mortaio, l’unità riceverà anche adeguati sistemi di controllo del fuoco e di comunicazione.
La fornitura dei primi sistemi completi dovrebbe iniziare nel 2025 ed essere completata entro il 2033.
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