
L’iter per la sostituzione dei caccia degli ormai vetusti MiG-21 Fishbed dell’Aeronautica croata compie un piccolo passo in avanti con la chiusura della finestra per la presentazione delle offerte.
In lizza ci sono gli Stati Uniti con i nuovi F-16 Viper Block 70 oppure gli F-16 Barak Block 30 israeliani usati, la Francia ha proposto il Rafale mentre la Svezia lo JAS-39 C/D Gripen.
Il processo di selezione continuerà nei primi mesi del 2021 con le considerazioni del Comitato della Difesa del Parlamento, del Consiglio della Difesa e del Governo croata su quale sia la scelta migliore. La decisione definitiva è prevista per la fine dell’anno.
La flotta di MiG-21 è infatti ormai ridotta all’osso con 12 velivoli in inventario di cui però solamente otto (sette monoposto + uno biposto) sono in condizioni operative.
Programma decennale

E’ dal 2008 che la Croazia cerca un sostituto per la propria linea di aerei da combattimento senza però arrivare mai alla fine del procedimento.
Nel 2018 Zagabria aveva raggiunto un accordo con Israele per l’acquisto di 12 F-16 C/D Block 30 per circa 420 milioni di euro. La vendita è stata però fermata dall’amministrazione Trump dato che secondo gli statunitensi gli F-16 sarebbero dovuti tornare alle condizioni di fabbrica prima di essere venduti. Tutte le modifiche effettuate sugli aerei dagli israeliani doveva essere rimosse. Il Governo croato si è dunque tirato indietro affermando che avrebbero accettato solamente gli aerei secondo quanto concordato.
Solamente l’insediamento nel nuovo governo dopo le elezioni di luglio ha ridato linfa al programma di sostituzione.
Nel frattempo…
Ungheria e Croazia hanno siglato un accordo in base al quale i Gripen di Budapest assicurano la protezione dei cieli croati in orari notturni a causa dell’impossibilità per i MiG-21 di agire nottetempo. La stessa Italia si è detta pronta ad assicurare il servizio di vigilanza aerea a favore della Croazia, come avviene per la Slovenia e per l’Albania con gli Eurofighter F-2000.