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Nuovi Eurofighter per l’Aeronautica Militare

Come era stato anticipato da ARES-Osservatorio Difesa lo scorso mese di maggio, qui il link di riferimento https://aresdifesa.it/nuovi-eurofighter-per-litalia/ , è approdato in Parlamento il programma SMD 1/2024 relativo l’acquisizione di 24 Eurofighter F-2000 ed il supporto tecnico-logistico dell’intera flotta (Atto del Governo n.176).

In attesa di avere a disposizioni ulteriori informazioni è possibile eseguire una prima analisi generale di quest’importante commessa.

E’altamente probabile che questo lotto aggiuntivo di F-2000 sia inteso come una sorta di “gap filler” fra le attuali capacità esprimibili dagli Eurofighter Tranche 3A e 2B/2A, questi ultimi in via di aggiornamento,ed il programma GCAP, volto a realizzare con il Regno Unito ed il Giappone, un velivolo da combattimento di nuova generazione, appartenente alla cd. Sesta generazione.

Il lotto aggiuntivo permetterà all’Aeronautica Militare di mantenere adeguate capacità di difesa aerea a livello nazionale, NATO ed internazionale, con i continui e persistenti schieramenti dei dispositivi F-2000 per esigenze operative, di Air Policing ed addestrative.

Inoltre, è presumibile che il nuovo lotto di F-2000 permetterà all’Arma Azzurra di dismettere e/o di destinare a compiti di addestramento (con riferimento al Dissimilar Air Combat Training) gli Eurofighter appartenenti alla Tranche 1 che, per motivi tecnici e di costi, non hanno ricevuto nel corso del tempo l’aggiornamento software necessario per incrementare le capacità di impiegare sistemi d’arma sempre più sofisticati e che hanno un’efficacia operativa limitata sia nei compiti di difesa aerea che di attacco; è un discorso questo che potrebbe coinvolgere anche l’International Flight Training School gestita dall’Aeronautica Militare in collaborazione con Leonardo e CAE tra Lecce e Decimomannu e che ha ottenuto un indice di gradimento altissimo a livello internazionale.

Infine, con questi 24 F-2000 aggiuntivi l’Italia porterà il totale degli Eurofighter ordinati a 120, vicinissimo al requisito originario di 121 esemplari allorquando era prevista all’interno del Consorzio anche la Tranche 3B poi non più realizzata per motivi di costo e di esigenze riviste verso il basso.

Quale radar?

Sicuramente, sarà interessante verificare quale sarà la scelta dell’AM relativamente il sistema radar da installare a bordo di questi F-2000, prevedibilmente appartenenti alla Tranche 4/4+ sulla scia di quelli acquistati da Germania e Spagna in oltre cento esemplari (programmi Quadriga ed estensione, Halcon 1 ed Halcon 2, più il programma tedesco per la versione da guerra elettronica e soppressione delle difese aeree Eurofighter EK).

Allo stato attuale l’unico E-SCAN (la versione a scansione elettronica del Captor, conosciuto anche come Captor -E) disponibile ed operativo con i velivoli Eurofighter è l’ERCS Mk0 sviluppato in Italia da Leonardo in collaborazione con BAE Systems e con l’Aeronautica Militare che ha eseguito le prove; tale radar è o sarà installato a bordo dei 28 Typhoon in produzione in Italia per il Kuwait e su i 24 esemplari allestiti da BAE Systems nel Regno Unito per il Qatar.

Gli esemplari aggiuntivi tedeschi e spagnoli (quest’ultimi comprensivi anche di 5 Eurofighter Tranche 3A da sottoporre ad ammodernamento) riceveranno, invece, la versione ERCS Mk 1 del Captor-E, attualmente in fase di sviluppo da parte di HENSOLDT in collaborazione con la spagnola Indra e con Airbus che ne cura l’integrazione.

Per il Regno Unito, l’altro Paese del consorzio, invece, il prototipo del ERCS Mk 2 è attualmente impegnato con le prove a terra, in vista della campagna di test in volo che sarà svolta nel arco dei prossimi tre anni. Tale versione è stata sviluppata da Leonardo UK in collaborazione con BAE Systems per rispondere ai particolari requisiti della Royal Air Force (RAF) che voleva un potente sistema radar in grado anche di eseguire attacchi di tipo elettronico.

Di questo ultimo radar è interessante notare che parte della tecnologia sviluppata sarà impiegata anche nel programma GCAP e che l’Italia, al tempo dell’accordo con il Regno Unito per il programma Tempest poi confluito nel più importante GCAP, ha ottenuto di poter accedere al relativo programma con propri tecnici.

Peraltro, la RAF, al momento, è l’unica delle quattro Aeronautiche dei Paesi membri del consorzio, a non aver eseguito ordini aggiuntivi per velivoli di nuova produzione, limitandosi a richiedere l’ammodernamento con l’ERCS Mk 2 di quaranta Typhoon che opereranno a regime anche con i cd. Loyal Wingman, velivoli cooperanti a pilotaggio remoto e nel prossimo futuro autonomi, il cui sviluppo e la cui tecnologia trasmigreranno anche nel programma GCAP, a similitudine di quanto Airbus sta eseguendo per gli Eurofighter franco-tedeschi e per i Rafale francesi in vista del programma FCAS/SCAF portato avanti da Parigi, Berlino e Madrid.

Il lato industriale della questione

A bordo dei nuovi velivoli troveranno spazio prevedibilmente il LAD (Large Area Display) recentemente mostrato dal Consorzio, nuovi elettronica di bordo, un sistema di autoprotezione migliorato fornito da Elettronica Elt e la capacità di gestire e cooperare con i cd. Loyal Wingman sulla falsariga dei Typhoon ammodernati della RAF e degli Eurofighter che Luftwaffe ed Ejército del Aire y del Espacio riceveranno.nel prossimo futuro.

Infine, dal lato industriale la nuova commessa permetterà a Leonardo di mantenere aperta la linea produttiva che attualmente è impegnata nel allestimento dei ventotto esemplari destinati al Kuwait e di riequilibrare i rapporti al interno del Consorzio che, con le recenti commesse poste dalla Luftwaffe e dal Ejército del Aire y del Espacio, hanno rafforzato pesantemente Airbus (Airbus DE ed Airbus ES) in qualità di capo commessa.

Foto @NATO Air Command/Arnaud Chamberlin

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