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Nuovi IFV e MBT per rilanciare il ruolo dell’Esercito in Europa

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, ha illustrato davanti alla Commissione Difesa del Senato alcuni punti chiave del nuovo programma di aggiornamento dell’EI.

Lo scopo non è solamente migliorare le capacità dell’Esercito Italiano bensì di rilanciare il suo ruolo in Europa a supporto delle iniziative della Difesa Europea.

In merito alla nuova famiglia di mezzi pesanti per la fanteria il Generale Serino ha affermato:

La famiglia di mezzi pesanti per la fanteria si presenta come un’opportunità di rilancio, da un lato operativo di acquisire una piattaforma moderna e avanzata che garantisca oltre ad evolute capacità di combattimento e proiezione del personale anche una completa integrazione nel sistema di comando e controllo, dall’altro lato di facilitare lo sviluppo del settore industriale nazionale

Qualche parola anche per il nuovo carro armato (MBT) che sostituirà in futuro il C1 Ariete dal 2030:

[…] questa progettualità (della nuova famiglia di mezzi pesanti per la fanteria,ndr) può diventare,anzi deve diventare, prodromica ad una collaborazione a livello europeo per lo sviluppo nuovo carro comune.”

“[…] vedo i due programmi (IFV e MBT,ndr) come legati in maniera indissolubile, dobbiamo rientrare nelle collaborazioni internazionali come quella franco-tedesca per portarla effettivamente a livello europeo.”

Il ruolo che l’industria nazionale dovrà avere sarà essere da protagonista nei programmi europei:

“[…] è opportuno sostenere delle iniziative multinazionali non lasciando chiaramente però all’industria nazionale il solo ruolo di assemblatore o di produttore su licenza, dobbiamo assolutamente mantenere delle capacità proprie del settore andando a individuare i partenariati con le principali nazioni europee che hanno le nostre esigenze.”

“[…] i due programmi devono procedere parallelamente dal punto di vista della struttura che li implementerà non tanto nei tempi di produzione quanto nello stabilire accordi internazionali che ci consentano di entrare in modo da protagonista in questi due programmi.

Il processo di ammodernamento, secondo quanto riferito dal Gen. Serino, beneficerà dei fondi messi a disposizione del Ministero e si baserà su:

  • riduzione dei tempi di acquisizione delle progettualità già avviate privilegiando i programmi che hanno un output capacitivo immediato;
  • garantire l’integrazione tra mezzi di diverse generazioni così che l’introduzione dei nuovi possa muoversi di pari passo con la valorizzazione di quanto già in servizio accogliendo nuove tecnologie nel campo delle comunicazioni e comando e controllo;
  • valorizzare le iniziative messe in campo dell’UE nella difesa al fine di realizzare un crescente integrazione di risorse e capacità sul profilo tecnologico favorendo una valorizzazione dell’industria nazionale.
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