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Decollo ed atterraggio con nuovo sistema completamente automatizzato per un MQ-9 Reaper dell’USAF

Lo scorso 8 luglio, un MQ-9 Reaper dell’USAF, decollato dalla Creech Air Force Base in Nevada, è successivamente atterrato e ri-decollato dalla Holloman Air Force Base per la prima volta grazie ad un nuovo sistema automatizzato di atterraggio e decollo senza un equipaggio presente (ATLC). I test hanno avuto luogo in due giorni.

Il 556th Test and Evaluation Squadron dalla Creech AFB, ha fatto decollare il velivolo in questione tramite collegamento satellitare. Contemporaneamente, il 49th Operations Group ha provveduto a stabilire. una connessione radio line-of-site di backup con l’aeromobile in caso di emergenza.

Lo MQ-9 è stato pertanto pilotato a distanza ed è atterrato senza alcuna manovra posta in essere da parte degli equipaggi della base di Holloman. In tal senso, l’equipaggio della Crreech AFB ha utilizzato immagini nella cabina di pilotaggio per generare i punti di riferimento per il sistema di atterraggio automatizzato. Il giorno successivo l’equipaggio ha impiegato il pod di puntamento in dotazione al MQ-9 Reaper ACE  per rilevare la pista, fornendo al sistema ATLC i dati necessari per far volare l’UAV nel traffico aeroportuale, procedere all’atterraggio ed al nuovo decollo.

Finora gli MQ-9 potevano atterrare e decollare solo se c’era un equipaggio locale per il collegamento in ‘linea di vista’ con l’aereo. Con tale nuova capacità, un MQ-9 Reaper può teoricamente atterrare ovunque ci sia una pista abbastanza grande senza necessità di essere controllato dalla base di atterraggio. Infatti, i velivoli senza pilota di proprietà dell’Air Force dovevano utilizzare due mezzi di controllo: controlli in linea di vista per le operazioni di lancio e recupero in un aeroporto ed una connessione satellitare utilizzata per condurre missioni in qualsiasi distanza.

Pertanto, nel prossimo futuro i velivoli a pilotaggio remoto saranno in grado di decollare e atterrare in qualsiasi base o luogo con una pista abbastanza grande, proprio come la maggior parte degli aerei con equipaggio. Questo determinerà importanti risparmi sia in termini di equipaggi, sia di costi, quelli relativi alle stazioni di controllo a terra. Fattore importantissimo sarà la possibilità di decollare ed atterrare su praticamente qualunque pista che possa operare gli MQ-9. Tutto ciò aumenterà in modo esponenziale il valore strategico del MQ-9 Agile Combat Employment, velivolo ormai indispensabile per le missioni ISTAR e per l’attacco di precisione. 

Fonte e foto USAF/Airman 1st Class Jessica Sanchez

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