Quasi 250 persone sono state arrestate tra Addis Abeba e Amhara dopo il tentato colpo di stato.
L’Etiopia sta attraversando un periodo di crescente tensione. In due settimane di attacchi e attentati ad Addis Abeba e Bahir Dar sono stati uccisi il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Presidente Regionale e tre alti funzionari.
Questa spirale di violenza è stata attribuita, da parte del Governo, al tentato colpo di stato macchinato da un “generale ribelle” (il Capo di Stato Maggiore, ndr) e dalla sua milizia per conquistare la provincia di Amhara.
La radio di Stato Ehtiopian Broadcasting non ha rilasciato alcun dettaglio sugli arresti. Il Movimento Nazionale di Amhara (NAMA) ha affermato che 56 dei suoi membri sono detenuti ad Addis Abeba.
Il 42-enne Primo Ministro Aby Ahmed è stato riconosciuto più volte a livello internazionale come fautore di una apertura della nazione verso il continente ma gli analisti affermano anche che questi cambiamenti rapidi innescano incertezza e insicurezza.
Alcuni partiti come il NAMA, di stampo nazionalista, iniziano a incrementare il supporto a violenze interrazziali.