fbpx

Patriot e G550 al Marocco, arriva la conferma di Washington

L’International Trade Administration (ITA) statunitense ha confermato la vendita di sistemi di difesa missilistica Patriot e velivoli da ricognizione G550 al Marocco.

Nel corso dell’ultimo anno Rabat ha avuto intensi colloqui con Washington per il rinnovamento e l’aumento delle capacità delle proprie forze armate raddoppiando le “spese” oltreoceano che salgono a 8,5 miliardi di dollari.

Nel 2020 Rabat ha acquistato oppure richiesto 24 F-16V Viper Block 70/72, 24 elicotteri d’attacco AH-64 Apache, due C-130H surplus dell’USAF, missili Harpoon per impiego da F-16, 25 mezzi recupero M88A2 HERCULES e sono iniziate le trattative per quattro droni MQ-9B SeaGuardian con missili Hellfire e bombe a guida laser.

Novità anche per i tre Gulfstream G550 AISREW (Airborne Intelligence, Surveillance, Reconnaissance, and Electronic Warfare) ordinati nel 2018 il cui primo esemplare è atteso nel corso di quest’anno.

Il Marocco è alla ricerca di un sistema missilistico per bilanciare i sistemi missilistici S-400, S-300PMU2, S-350E e HQ-9 e contrastare i missili balistici Iskander-E e Scud dell’Algeria.

In virtù di questo il Ministero della Difesa del Marocco ha dimostrato interesse per l’HQ-9B cinese, SAMP-T, Patriot oppure S-400.

La situazione nel corso del tempo è cambiata non poco e l’introduzione del CAATSA (Counter America’s Adversaries Through Sanctions Act) ha ristretto il campo d’azione.

Inoltre, alla luce degli importanti contratti siglati, il canale con gli Stati Uniti è più caldo che mai.

Rabat diventa quindi il primo paese del continente africano ad impiegare il Patriot e si aggiunge a Israele, Paesi Bassi, Germania, Giappone, Arabia Saudita, Kuwait, Giordania, Repubblica di Cina, Grecia, Spagna, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Romania e Stati Uniti.

Articolo precedente

Amm. Cavo Dragone su F-35B: “Tra Aeronautica e Marina ci sarà integrazione”

Prossimo articolo

In Spagna parte la selezione per il nuovo velivolo d’addestramento avanzato

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ultime notizie