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Patroller UAV per la Grecia

Safran e NATO Support and Procurement Agency (NSPA) hanno comunicato che la Grecia ha selezionato l’uav Patroller per le esigenze dell’Esercito.

Infatti, l’Esercito Greco ha scelto Safran Electronics & Defence per aggiornare la propria flotta di droni, con l’acquisto di quattro nuovi droni tattici Patroller da aggiungere agli attuali droni Sperwer in servizio. 

A tal fine, la Grecia ha incaricato la NATO Support and Procurement Agency (NSPA) di provvedere alle trattative di acquisto con Safran che ha sviluppato e produce l’uav in questione.

Il Patroller sfrutta oltre 30 anni di scoperte tecnologiche all’interno di Safran Electronics & Defence nel campo dei sistemi di droni tattici specializzati in sistemi di navigazione, elettronica di bordo e optronica. Sulla base di questa vasta esperienza, Safran sviluppa in Francia soluzioni di alto livello per la pianificazione e l’esecuzione delle missioni, il controllo del volo, la navigazione, i sensori, i collegamenti dati e l’integrazione nelle architetture C4ISR.

Dotato di una serie di tecnologie innovative, Patroller beneficia dell’esperienza acquisita da Safran Electronics & Defence sul sistema di droni tattici Sperwer, incorporando al contempo il feedback di nove anni di dispiegamento continuo in Afghanistan.

Nel febbraio 2023, il Patroller è diventato il primo sistema di droni tattici ad essere ufficialmente certificato secondo lo standard di aeronavigabilità NATO STANAG 4671, applicabile ai droni ad ala fissa di peso superiore a 150 chilogrammi. Questa certificazione è un prerequisito fondamentale per le missioni di protezione e sicurezza nazionale.

Il Patroller, classe MALE (Medium Altitude Long Endurance) ha un’autonomia di missione di 15 ore, una quota di tangenza operativa di 16.000 piedi, una capacità di carico utile di 210 kg; l’uav, dotato di motore Rotax 914F a quattro cilindri turbocompresso da 86 kW, raggiunge velocità comprese tra i 100 ed i 200 km/h ed ha un raggio d’azione di 180 km entro la linea di visuale che salgono a 1.000 km facendo ricorso a sistemi di trasmissione SATCOM.

Per missioni di sorveglianza sulla terraferma il Patroller è equipaggiato con il pod Euroflir 410 EO/IR ad alta risoluzione, combinato con un sensore COMINT (COMmunication INTelligence) o ad un radar ad apertura sintetica (SAR) che rileva bersagli in movimento (MTI). Sulla base di questa configurazione, Patroller contribuisce alla protezione delle truppe sul campo, fornendo dati su situazioni tattiche, mentre conduce anche operazioni di guerra elettronica (EW).

In Francia, il Patroller è stato adottato dall’Armée de Terre che lo impiega nell’ambito del 61° Reggimento di Artiglieria di Chaumont. L’Armée de Terre nel corso del 2016 ha ordinato 14 velivoli a pilotaggio remoto con sei stazioni di controllo a terra nell’ambito di un contratto del valore di 350 milioni di euro, comprensivo di formazione del personale e supporto tecnico iniziale di dieci anni. Ogni sistema è composto da 5 velivoli e 2 stazioni di controllo (1 operativa e l’altra di riserva che entra in funzione in caso di necessità); pertanto, l’Armèe de Terre ha in servizio due sistemi operativi ed uno (ridotto) per addestramento. La legge di programmazione prevede la consegna di altri due sistemi nel 2024.

Fonte Safran-NATO Support and Procurement Agency (NSPA)

Foto @KOPTERCAM-@Safran 2021

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