In Australia il tema della spese nel campo della Difesa sono ritornate a infiammare il dibattito anche a causa dell’annuncio del piano da 270 miliardi di dollari che Canberra metterà sul piatto per le sue Forze Armate nei prossimi dieci anni.
A tenere banco sono però i problemi legati a due principali programmi in ambito navale: i sottomarini classe Attack in costruzione con i francesi e le fregate classe Hunter derivate dal progetto inglese delle Type 26.
Fregate
Il vero punto di discussione degli ultimi giorni sono le nuove fregate della Royal Canadian Navy, la Classe Hunter.
A gettare benzina sul fuoco è stato il giornale australiano di affari e finanza “The Australian Financial Review” che ha pubblicato una serie di dichiarazioni e dalla conferme pervenute dallo stesso Dipartimento della Difesa.
Dopo una lunga battaglia che ha visto BAE System prevalere su Fincantieri e Navantia il DoD australiano ha iniziato a mettere mano al disegno delle Type 26 per adattarlo alle sue esigenze.
C’è da premettere che Fincantieri e Navantia avevano offerto navi già collaudate ed in servizio presso diversi paesi, mentre il progetto delle Type 26 di BAE System è ancora oggi nei cantieri di Glasgow.
Quindi, oltre a dover lavorare su un progetto inedito, gli australiani hanno dovuto aumentare il peso della nave dalle 8.800 tonnellate iniziali ad oltre 10.000 tonnellate per adattarlo alle proprie necessità.
Questo ha comportato la progettazione di uno scafo più grande che di conseguenza impatta direttamente i valori di velocità, impronta sonora e l’abilità di condurre operazioni ASW in modo silenzioso. Senza contare la necessità di imbarcare più combustibile a parità di autonomia con il progetto originale.
L’Australia ha acquistato un design concept e il design sta cambiando in modo significativo, questo aumenta i rischi connessi al programma
Dichiarazione rilasciata a Financial Review
[…] perchè hanno messo (BAE Systems, ndr) una nave su un foglio di carta dicendo che rispondeva a tutti i requisiti, mentre gli altri contendenti (Fincantieri e Navantia, ndr) avevano progetti testati e già in servizio
Dichiarazione rilasciata a Financial Review
Sensori, radar e sistemi di combattimento
Un contatto del Financial Review addentro all’industria della Difesa ha affermato che le nuove fregate sono come l’auto progettata dal popolare personaggio dei cartoni animati Homer Simpson che voleva inserire una moltitudine di funzioni per creare l’auto perfetta solo per creare dell’altro.
Il problema evidenziato tramite l’auto di Homer Simpson è quello di voler inserire nella nave sistemi, sensori e sistema di combattimento diversi, anche per “missione”, da quelli originariamente previsti per le Type 26.
Gli australiani vogliono infatti installare il radar a scansione elettronica CAEFAR della CEA, l’interfaccia tattica 9LV di Saab Australia ed il sistema di combattimento AEGIS.
Craig Lockhart, ASC Shipbuilding, ha affermato infatti che la versione australiana è molto più complessa rispetto a quelle inglese.
E’ proprio il radar a creare non pochi problemi dato che sulle Type 26 è presente un radar a medio-raggio Type 997 Artisan (Advanced Target Indication Situational Awareness and Navigation).
L’installazione del radar australiano a scansione elettronica richiede una riprogettazione delle sovrastrutture della nave poiché ha requisiti di peso, spazio, raffreddamento e consumi elettrici completamente diversi dal Type 997 inglese.
Si tratta della prima volta che i sopra citati sistemi vengono integrati insieme all’interno di una nave.
Risposta
Le notizie riportate da Financial Review non sono passate inosservate a BAE Systems che è prontamente intervenuta assicurando che le navi rispetteranno i requisiti di peso e spazio previsti ed è confidente di poter soddisfare le richieste australiane.
Il taglio della prima lamiera della nuova classe dovrebbe avvenire nel dicembre 2022 con la previsione di entrare in servizio verso il 2030. La prima unità inglese dovrebbe invece arrivare nelle mani della Royal Navy dopo il 2025.
Sottomarini
Per i sottomarini la questione riguarda i problemi di adattamento di battelli nati “nucleari” ad un sistema di propulsione convenzionale AIP (Air Independent Propulsion). Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo al nostro articolo: Nuove grane tra Francia e Australia per i sottomarini