In Turchia lo scorso 20 maggio presso il cantiere navale privato Sedef Tersanesi di Tuzel si è tenuta la tradizionale cerimonia di posa della chiglia della fregata İzmit, la terza unità della classe İSTİF (Istanbul) in costruzione per la Marina Turca.
La costruzione delle fregate classe İSTİF è avvenuta grazie ad un accordo firmato nel 2020 tra la Presidenza delle Industrie Turche della Difesa ed un consorzio di società tra cui STM, TAİS Gemi İnİşa ve Teknoloji A.Ş., ADİK, Sedef Tersanesi e Sefine Shipyard.
La capoclasse ed altre tre unità sono state già consegnate e sono in servizio con la Marina di Instabul.
Al momento della posa della chiglia della fregata İzmit, il grado di completamento dei sistemi era già superiore al 70%.
Le fregate classe İSTİF hanno un dislocamento di 3.000 tonnellate ed adottano un’architettura CODAG (COmbined Diesel And Gas) per il sistema di propulsione basato su motori diesel MTU 20V4000 M93L ed una turbina a gas LM2500.
Queste unità con equipaggi sono in grado di raggiungere una velocità massima di circa 29 nodi ed un’autonomia di 5700 miglia marine a 14 nodi.
Le fregate İSTİF sono equipaggiate con sistema di comando Havelsan Advent, un radar multiruolo AESA CENK-S operante nelle bande E/F, sistemi di autodifesa passiva come un sistema di guerra elettronica per il rilevamento ed il disturbo delle minacce ed un sistema per la protezione contro le minacce sottomarine.
L’armamento include un cannone MKE da 76/62 mm, un sistema di difesa ravvicinata Aselsan Gokdeniz calibro 35 mm e due stazioni a controllo remoto calibro Aselsan STOP per armi calibro 25 mm per la difesa contro le piccole imbarcazioni.
Le fregate classe İSTİF sono dotate di un lanciatore VLS MIDLAS a 16 celle per missili da difesa aerea Hisar-D ed un sistemi di missili superficie-superficie Roketsan Atmaca Block 1, due lanciasiluri trinati da 324 mm e di un elicottero classe SH-70B Seahawk.
Le nuove unità della classe İSTİF andranno a sostituire le fregate di tipo Yavuz in servizio dal 1987 nelle fila della Marina Turca.
Fonte e foto @Tais Shipyards