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Potenziamento della capacità di comando e controllo (C2) multidominio della Difesa nell’ambito del progetto Defence Information Infrastructure (DII)

Il Governo ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 40/2021, relativo al potenziamento della capacità di comando e controllo (C2) multidominio della Difesa nell’ambito del progetto Defence Information Infrastructure (DII).

Si tratta di un Programma pluriennale di Ammodernamento e Rinnovamento (A/R), “direttamente destinato alla difesa nazionale”, afferente alla Missione 5 (Difesa e Sicurezza del Territorio), Programma 6 (Pianificazione Generale delle Forze Armate e
Approvvigionamenti Militari), Azione 6 (Ammodernamento, rinnovamento e sostegno delle capacità dello Strumento Militare), Centro di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.) Segretariato Generale, finanziato con stanziamenti tratti dai fondi del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa.

Il programma è finalizzato ad assicurare l’interoperabilità con gli standard NATO/Europei/Multinazionali trasversalmente all’intero complesso dei domini operativi di intervento (terrestre, marittimo e avionico, oltre che cibernetico), in ottica Federated Mission Networking.

Tale progetto si innesta nel nuovo e più ampio alveo della Defence Cloud, la nuova infrastruttura ubiquitaria, permeante, sicura ed accessibile che dovrà unire in un continuum informativo il Comando e Controllo ed i dati operativi, godendo di indiscussa superiorità nei sistemi di interconnessione di rete e di fruizione delle informazioni connotate dal maggior grado di qualità e aggiornamento.

I sistemi C2 Multidominio della Difesa rappresentano un elemento imprescindibile, in quanto consentono lo scambio di informazioni e di ordini a livello strategico, operativo e tattico, in modo sicuro ed in formato digitale.

Per assicurare la necessaria interoperabilità nell’ambito delle proprie operazioni ed esercitazioni ed in contesti di coalizione, la NATO ha avviato un’iniziativa mirata a garantire l’efficacia e l’efficienza nel Comando e Controllo fin dal momento della pianificazione dell’esigenza (“day-O interoperability”), denominata Federated Mission Networking (FMN).

Tale iniziativa prevede la definizione di processi e standard tecnologici e operativi divenuti requisiti obbligatori per ogni contributo
nazionale alla NATO (NATO Response Force, NATO Response Initiative, Enhanced Forward Presence, ecc.).

Tali standard subiscono un processo di sviluppo incrementale (secondo fasi denominate “spirali”) che hanno una vita operativa
(preferred use phase) biennale.

Risulta necessario assicurare gli opportuni adeguamenti/evoluzioni dei collegamenti radio tattici nelle diverse bande di frequenza (HF, VHF e UHF) dei vari domini operativi, in linea con i moderni standard di interoperabilità a livello europeo e NATO.

In tale ottica, è opportuno proseguire gli sviluppi tecnologici intrapresi e sostenuti dall’Amministrazione Difesa nel campo della (SDR) attraverso le iniziative nazionali (i.e. Programma SDR Nazionale) e multilaterali (programma europeo ESSOR – European Secure Software defined Radio.

Per la protezione delle comunicazioni in tecnologia IP, sono state acquisite le cifranti di nuova generazione CM2100IP; apparati ad alte prestazioni che implementano algoritmi NATO e nazionali aggiornati e che garantiscono l’interoperabilità in ambito internazionale e multivendor mediante l’implementazione dello standard cifranti NINE [NII (Network and Information Infrastrutture) IP Network Encryptor] e relative extensions.

Ulteriori esemplari saranno acquisiti in base alle ulteriori esigenze prospettate dalle Forze Armate.

Le unità operative, saranno approvvigionate con le nuove cifranti, sempre conformi ai moderni standard di cifratura ma di dimensioni
inferiori e di maggiore versatilità rispetto alle CM2100IP, adattabili, pertanto, a piattaforme eterogenee (terrestri, navali e avioniche) che richiedono requisiti sfidanti dal punto di vista degli ingombri e dei pesi, sfruttando le potenzialità offerte dalla “crypto agility”.

Infine, per la protezione delle comunicazioni dati tramite canale radio della componente navale e terrestre, saranno ammodernate e successivamente acquisite le cifranti CM107E-M e CM109-M.

Il programma prenderà l’avvio nel 2023 e terminerà nel 2034.

L’onere previsionale complessivo del segmento di programma di cui alla presente scheda è stimato in circa 198,8 M€.

Tale spesa è completamente finanziata a valere sui capitoli del settore investimento del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.

I settori industriali principalmente interessati sono quelli dell’elettronica e delle telecomunicazioni ad alta tecnologia.

Il progetto in titolo permetterà all’industria nazionale di mantenersi all’avanguardia nel delicato settore dei sistemi di comunicazione
e di scambio dati tattici, settore che già la vede protagonista a livello internazionale.

Il programma prevede la collaborazione con industrie straniere e nazionali in funzione delle indicazioni del Coalition, Integration, Validation and Verifìcation Board (CIVV), su proposta della Technical Coordination Authority.

Per quanto riguarda le imprese legate alla Software Defìned Radio (SDR), si prevede l’avvio di ulteriori fasi di sviluppo nell’ambito del programma europeo ESSOR che vede la partecipazione del consorzio industriale A4ESSOR di cui fa parte la società LEONARDO S.p.A.

Fonte: Camera dei Deputati/ IV Commissione Difesa -Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 40/2021 (Atto del Governo 395)

Foto Leonardo company

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