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Potenziamento ed ammodernamento del Joint Force Air Component Command italiano

Presentato in Parlamento il programma pluriennale di A/R n. SMD 14/2021 di interesse dell’Aeronautica Militare Italiana.

ll programma pluriennale in esame è relativo al potenziamento e all’ammodernamento del Joint Force Air Component Command (JFACC) nazionale, quale Comando di Componente Aerea Interforze, per permettere la condotta di operazioni aeree di più ampia portata nell’ambito di operazioni interforze in ambito nazionale e multinazionale.

Le azioni di potenziamento e ammodernamento riguarderanno opere afferenti l’infra e infostruttura delle due componenti costituenti il JFACC:
-quella stanziale;
-quella rischierabile, quest’ultima nelle sue configurazioni expeditionary e deployable.

La missione del Joint Force Air Component (JFAC) è quella di pianificare, sviluppare, assegnare e condurre missioni aeree in conformità con quelle che sono le direttive del Joint Force Command (JFC).

Al Joint Force Air Component Commander (JFACC) sono delegati l’autorità di comando e controllo delle operazioni aeree dal Joint Force Commander.

Durante le operazioni, solitamente alla figura del JFAC Commander è associata anche quella del Joint Force Air Defence Commander (JFADC) e Joint Force Airspace Control Authority (JFACA).

Il NATO JFAC è una struttura di comando e controllo che è attivata, all’occorrenza, durante una crisi.

In tempo di pace la struttura permanente è chiamata “Core JFAC”.

Il NATO Core JFAC è situato presso l’Air Command Headquarter di Ramstein in Germania ed è responsabile dello sviluppo delle Standard Operating Procedures (SOPs) che saranno impiegate durante le operazioni.

Il NATO Core JFAC ha un numero limitato di persone. Per questo motivo la sua attivazione necessita di adeguati rinforzi in termini di personale.

Oltre il NATO JFAC esistono anche i National JFAC, inseriti nella NATO Force Structure, impiegabili per operazioni nazionali e internazionali.

La struttura standard di un JFAC è composta da 5 divisioni: Strategy, Combat Plans, Combat Operations, ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) and Combat Support.

Tale struttura può cambiare a seconda del tipo di operazione; può essere attivato completamente o
parzialmente, con diversi livelli di personale.

Il JFAC italiano (ITA-JFAC) ha la medesima composizione del NATO JFAC e la sua struttura permanente “Core JFAC” è situata a Poggio Renatico (FE), sede del Comando Operazioni Aeree (COA).

L’obiettivo del programma è il consolidamento della capacità operativa del JFACC nazionale, con adeguamenti successivi incrementali delle capacità expeditionary/deployable.

Secondo il concetto NATO, infatti, quando le capacità CIS (Communication Information System) stanziali del JFACC non consentono la gestione in real time delle operazioni aeree con un adeguato livello di reach-forward e reach-back, è necessario proiettare gli elementi di C2 (Command and Control) aereo in posizione avanzata (in modalità scalare e modulare) per realizzare una maggiore aderenza al Teatro Operativo.

In particolare: una componente tattica Air C2 expeditionary ad altissima prontezza, come Air Operational Liaison Reconnaissance Team (AOLRT) ed Immediate Response Team (IRT); una componente deployable composta da un Deployable-Air Operation Centre (D-AOC) e da un Deployable Air Surveillance And Control System (D-ASACS).

La standardizzazione sarà perseguita in termini di compatibilità, interoperabilità, intercambiabilità e comunanza con quanto già in servizio presso le Forze Armate e i Paesi Alleati.

Il programma, di previsto avvio nel 2021, presenta uno sviluppo pluriennale, con una presumibile conclusione nel 2033.

L’onere previsionale complessivo del programma è di 33,32 milioni di Euro a condizioni
economiche 2021, e sarà completamente finanziato sul bilancio del Ministero della Difesa
per mezzo delle risorse recate da:

– fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all’art. 1 co. 95
LdB 2019 per 14,2 milioni di Euro;

– capitoli del settore investimento a “fabbisogno” del Bilancio Ordinario del Ministero della
Difesa per complessivi 19,12 milioni di Euro.

L’intervento sarà destinato al:
-soddisfacimento di una soluzione ad interim basata su tende, shelter, moduli abitativi e lo sviluppo della componente expeditionary costituita dalla capacità di proiezione dell’ AORTL (Air Operational Liaison Reconnaissance Team) e dell’IRT (ImmediateResponse Team);

-consolidamento della capacità con il transito della componente stanziale ad una soluzione infra/infostrutturale definitiva e lo sviluppo incrementale della capacità proiettabile tramite strutture “shelterizzate”, fino al completo raggiungimento della Full Operational Capability (FOC).

La prosecuzione del programma si svilupperà attraverso nuove tranche auto-consistenti ed è assentita nell’ambito della programmazione tecnico-finanziaria dello Stato Maggiore della Difesa a valere sugli stanziamenti del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.

Nel periodo di riferimento del Documento Programmatico Pluriennale (DPP) 2021-2023 sono allocate risorse per 13,12 milioni di Euro a partire dall’anno corrente.

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