Negli Stati Uniti sono in atto discussione tra il Dipartimento della Difesa e BAE Systems per la possibile riattivazione della linea di produzione del cannone/obice M777 da 155/39 mm.
Attualmente, BAE Systems ha in fase di completamento gli ultimi esemplari da allestire e la linea di produzione, in assenza di nuove commesse, sarà chiusa.
Negli Stati Uniti l’M777 è gestito dall’US Army e dal USMC nonché a livello NATO dal Canada.
Infatti, le recenti prestazioni di questi sistemi d’artiglieria forniti dagli Stati Uniti (esemplari principalmente del USMC) in oltre 130 esemplari e dal Canada (4 esemplari in via di rimpiazzo) all’Ucraina ed impiegati in maniera intensiva per colpire obiettivi russi hanno destato l’interesse di potenziali clienti.
Anche l’Australia ha donato all’Ucraina sei esemplari dei suoi originali 54 M777 in dotazione all’Esercito.
L’M777, pur essendo un sistema trainato e con cadenza di tiro limitata rispetto ai semoventi con sistema di caricamento automatico PzH 2000, CAESAR e Zuzana schierati dagli Ucraini, unitamente al proiettile a guida di precisione Excalibur, ha dimostrato un’ottima efficienza e facilità di impiego nonché di manutenzione.
Queste prestazioni, pertanto, hanno riacceso l’interesse per questo sistema d’arma il cui vantaggio principale era visto in precedenza solo nel peso limitato rispetto ai cannoni/obici tipo FH-70, M198 e TR.1 che ne consentono l’impiego da parte di aviotruppe o di montagna che hanno limitazioni operative per materiali con tonnellaggio eccessivo.
Si stima un potenziale mercato di cinquecento M777 da produrre ex novo con alcuni Paesi europei che sarebbero interessati all’acquisto, secondo quanto trapelato da fonti vicine a BAE Systems.
Peraltro, essendo l’M777 un prodotto gestito dall’US Army è assoggettato alle autorizzazioni del Dipartimento della Difesa per qualsiasi vendita all’Estero.
L’azienda ha fatto presente che comunque avrebbe bisogno di un periodo massimo di 36 mesi per riattivare la produzione a pieno ritmo perché deve ricreare le scorte di materiali (tra cui il titanio) necessari alla costruzione su larga scala e di un minimo di 150 di cannoni/obici come ordini fissi.
Foto US Army