A distanza di un anno dall’episodio il Ministero della Difesa israeliano ha confermato, pubblicando anche un filmato, la prima vittoria Aria-Aria per il caccia bombardiere di Quinta Generazione Lockheed Martin F-35.
Alle prime prime ore del 15 marzo 2021, attorno all’1:50, una coppia di F-35I “Adir” della Heyl Ha’Avir è decollata dopo che la rete radar israeliana aveva rilevato l’avvicinamento ad Israele di due droni iraniani non identificati.
I due “Adir” hanno quindi provveduto ad intercettare ed abbattere i due droni ad una “grande distanza da Israele”.
Molto probabilmente i due velivoli hanno eseguito l’ingaggio sopra la Giordania dato che i droni sono stati lanciati dall’Iraq o dalla Siria.
Un F-35 apparteneva al 115 Squadron “Flying Dragon” di stanza ad Ovda mentre l’altro al 140 Squadron “Golden Eagle” presso la Base Aerea di Nevatim.
I droni iraniani intercettati appartenevano alla famiglia degli Shahed Saegheh che traggono ispirazione dall’RQ-170 statunitense.
Questi piccoli UAV vengono impiegati non per eseguire attacchi bensì per trasportare varie tipologie di armamenti al fine di rifornire clandestinamente piccole cellule terroristiche.
Un terzo drone è stato invece abbattuto grazie all’impiego di sistemi di guerra elettronica.
Nel complesso si può ipotizzare come l’impiego degli F-35 sia stato deciso al fine di provare in condizioni reali il nuovo “gioiello” contro una minaccia considerata così prioritaria come i droni.
Non c’è dubbio infatti che si tratti di un “overkill“ ma sicuramente l’esperienza maturata da Israele potrà essere utile anche ad altri paesi che adottano l’F-35.
Immagine di copertina: IDF’s new stealth squadron. “The Southern Lions”.
F35 il futuro…combattimenti elettronici insostituibili per la difesa della Patria