In India l’Esercito ha ricevuto il primo lotto dei carri armati T-90 Mark III, noti come Bhishma Mark III, prodotti dalla Heavy Vehicles Factory ad Avadi, Chennai.
In un primo tempo il programma di aggiornamento prevedeva la sostanziale partecipazione dell’industria russa che ha progettato e prodotto inizialmente il carro armato T-90 Bhishma per l’Indian Army; peraltro, i problemi susseguiti allo scoppio delle ostilità tra Mosca e Kiev hanno convinto Nuova Delhi a modificare i piani e ad impegnare massicciamente la sua industria supportata dal DRDO, l’organizzazione di ricerca e sviluppo del Ministero della Difesa indiano, anche per rispondere alle esigenze di ottenere l’indipendenza dalle forniture estere nell’ambito dell’iniziativa “Make in India”.
Sulla base delle esperienze accumulate dai T-90 Mk I e Mk II, i Bhishma sono stati sottoposti ad un consistente aggiornamento per migliorarne la capacità di combattimento, incorporando quindi nuove tecnologie e sistemi sviluppati e prodotti localmente.
Oltre ai carri armati di nuova produzione di cui è stato ordinata la realizzazione di un lotto di oltre 450 esemplari, è previsto l’ammodernamento di almeno trecento Bhishma delle precedenti versioni.
Pertanto, il Bhishma Mark III è stato progettato specificamente per l’Indian Army e include vari miglioramenti sostanziali, come l’adozione di un sistema di controllo del fuoco di tipo avanzato, un nuovo computer balistico digitale, un mirino ad infrarossi per il capocarro ed un sistema di comunicazione digitale in sostituzione degli attuali di tipo superato e non più allo stato dell’arte.
Anche la protezione offerta della corazza è stata potenziata con l’aggiunta di un’armatura composita migliorata prodotta sulla base delle ricerche effettuate dal DRDO ed è stata adottata un’armatura reattiva esplosiva (ERA) di nuovo tipo.
La propulsione del Bhishma Mk III è affidata ad un motore V92S2 reso più potente che garantisce al carro armato indiano una maggiore mobilità su terreni di diverso tipo. Anche la capacità energetica è stata migliorata con l’adozione di una APU di nuovo tipo più performante.
Per ridurre la visibilità termica del carro armato è stata adottato speciale rivestimento che è in grado di abbatterne l’impronta infrarossi.
L’armamento del Bhishma Mark III rimane incentrato su un cannone a canna liscia da 125 mm che impiega munizioni di tipi migliorato e dotato anche di un dispositivo di correzione, asservito ad un sistema di caricamento automatico modificato per ottenere tempi più brevi di impiego dei 43 proiettili in dotazione e maggiore celerità di tiro, con capacità di sparare anche missili guidati anticarro (ATGM) avanzati.
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