Lo scorso 2 marzo è stato presentato il rapporto del Servizio di ricerca del Congresso relativo il Programma Navy Light Amphibious Warship (LAW).

Come è noto, nel corso del ultimo biennio l’US Navy ed l’USMC nell’ambito della nuova strategia della Difesa statunitense hanno studiato e stanno sperimentando nuovi concetti e strumenti per una guerra anfibia in grado di rispondere alle nuove esigenze, soprattutto nell’immensa area Indo-Pacifico.
In base a questi nuovi input, l’US Navy e l’USMC hanno previsto la necessità di dotarsi di una nuova unità anfibia “leggera” che permetta di operare contemporaneamente su più aree a supporto diretto delle operazioni dell’USMC.
Pertanto, la Marina intende procedere all’acquisto di una nuova classe formata da 28 a 30 navi anfibie Light Amphibious Warship (LAW) per supportare il Corpo dei Marines, in particolare nell’implementazione del nuovo concetto operativo del Corpo dei Marines denominato Expeditionary Advanced Base Operations (EABO).
La Marina ha una certa fretta per tale programma e prevede che la prima LAW sia acquisita con il FY2022.
Il budget FY2021 proposto dalla Marina ha richiesto 30 milioni di dollari in finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo degli studi iniziali di settore e il lavoro di concept design sulla nave. Peraltro, il Congresso ha concesso 24 milioni di dollari in finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo per il programma.
Il concetto EABO è stato sviluppato con uno sguardo verso potenziali scenari di conflitto con la Cina nel Pacifico occidentale. In base all’EABO, il Corpo dei Marines prevede,di avere distaccamenti delle dimensioni di un plotone rinforzato che manovrano intorno al teatro, spostandosi da un’isola all’altra, per sparare missili da crociera anti-nave (ASCM) ed eseguire altre missioni in modo da contribuire, insieme alla Marina e ad altre forze militari statunitensi, alle operazioni per contrastare e negare il controllo del mare alle forze cinesi. Le navi LAW sarebbero strumentali a queste operazioni, con le nuove navi anfibie leggere che imbarcano, trasportano, sbarcano e successivamente reimbarcano queste piccole unità del Corpo dei Marines.
Come concepito dalla Marina e dal Corpo dei Marines, le LAW sarebbero molto più piccole e individualmente molto meno costose da acquisire e gestire rispetto alle attuali navi anfibie della Marina. La Marina vuole che le LAW siano lunghe da 200 a 400 piedi (61 – 122 metri circa) e che abbiano un costo di approvvigionamento unitario da $ 100 milioni a $ 150 milioni (84 -.126 miiioni di euro circa).
La LAW è abbastanza piccola da poter essere costruita da uno qualsiasi dei numerosi cantieri statunitensi. La Marina ha dichiarato che in risposta ad una richiesta iniziale di informazioni (RFI) sulla LAW, ha ricevuto risposte da 13 aziende, tra cui nove cantieri navali. La preferenza di base della Marina è quella di avere un unico cantiere navale che costruisca tutte le 28-30 navi, ma vi è la disponibilità a farle costruire in più cantieri con lo stesso progetto nell’ipotesi che questa soluzione rendesse possibile implementare il programma più rapidamente e/o renderlo anche meno costoso.
Fonte USNI News
Qui il rapporto completo https://assets.documentcloud.org/documents/20500113/navy-light-amphibious-warship-law-program-background-and-issues-for-congress-march-2-2021.pdf