Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha aggiudicato a Lockheed Martin una modifica del valore di 15,75 milioni di dollari ad un contratto precedentemente assegnato relativo l’F-35I “Adir” in servizio con l’Aeronautica Israeliana.
Tale modifica aggiunge la possibilità di fornire sforzi continui di sviluppo e integrazione, per includere il supporto alla gestione del programma, a sostegno dell’aereo F-35 Joint Strike Fighter per gli sforzi di sviluppo del sistema israeliano (Adir) e di progettazione della Fase II.
I lavori di tale commessa saranno eseguiti a Fort Worth, Texas (80%); e località segrete (Israele ndr.) al di fuori degli Stati Uniti continentali (20%) ed il loro completamento è previsto per il mese di giugno del 2028.
Al momento dell’aggiudicazione sono stati vincolati i fondi dei clienti delle vendite militari straniere (FMS) per un importo di 15,75 milioni di dollari, nessuno dei quali scadrà alla fine del l’anno fiscale in corso.
La stazione appaltante di riferimento di tale commessa è il Naval Air Systems Command di Patuxent River nel Maryland.
F-35I “Adir”
Israele, con le sue principali industrie militari e tecnologiche, è fortemente presente nel programma F-35 Lightning II, con IAI che produce set alari ed Elbit Systems che fornisce il sofisticato casco HMDS dei piloti.
Altra forte presenza israeliana (quasi sempre sottaciuta e dimenticata) è nello sviluppo e programmazione del software, elemento indispensabile per un velivolo così sofisticato come l’F-35.
Ma v’è di più; infatti, Israele impiega una versione “customizzata” del F-35, l’Adir, che è “tagliata su misura” per le esigenze della IAF.
Questa versione impiega sistemi di comunicazioni protette, il sistema IFF e di guerra elettronica (EW) in esclusiva dotazione alla IAF, sviluppati dall’industria nazionale per far fronte alle esigenze delle IDF e si dice anche armamenti prodotti dal comparto industriale israeliano (IAI, Elbit Systems, Rafael Advanced Defense Systems ed IMI).
La IAF ha posto un primo ordine per cinquanta F-35I; tra questi vi è un velivolo particolare, impiegato esclusivamente per lo sviluppo e l’integrazione di nuove tecnologie.
Tale velivolo sperimentale ha un valore strategico perché permette alla IAF di sviluppare, provare ed eventualmente installare aggiornamenti “dedicati” in settori sensibili. E’ interessante notare che si tratta del unico velivolo sperimentale F-35 che opera al di fuori degli Stati Uniti.
Attualmente, sono in via di completamento le dotazioni di tre Squadron, il 116°, 117° e 140° che formano sulla base di Nevatim la “Divisione Adir”, un vero e proprio “maglio” strategico a disposizione delle IDF, in grado di operare sul tutta l’area del Medio Oriente.
La scorsa settimana il Direttore Generale del Ministero della Difesa di Tel Aviv è volato negli Stati Uniti per mettere a punto diversi programmi e trattative in corso tra cui quella relativa alla finalizzazione dell’acquisto di un ulteriore lotto di venticinque F-35I che permetteranno all’Aeronautica Israeliana di organizzare almeno un altro Squadron montato sugli Adir.
Fonte US Department of Defense (US DoD)
Foto @Aeronautica Militare Israeliana