Il contratto del valore di 335 milioni di euro per l’acquisto di missili Spike NLOS (Non-Line-Of Sight) dovrebbe essere siglato dalla Grecia il prossimo febbraio.
Rispetto le previsioni iniziali che stimavano il valore del contratto a 370 milioni di euro vi è stata una certa decurtazione che ha tagliato i fondi previsti per l’Aeronautica.
La fornitura riguarderà missili per l’Esercito (280 milioni di euro) e per la Marina Greca (55 milioni di euro).
La Marina Ellenica impiegherà il sistema d’arma a bordo di unità leggere Mark V Special Operations Craft ricevute dagli Stati Uniti per compiti antinave e per colpire obiettivi terrestri lungo le coste.
L’Esercito di Atene vuole acquistare 25 sistemi per la difesa costiera e lungo il fiume Evros per la difesa dei punti critici.
Dallo schema iniziale sembra saltato l’acquisto di missili Spike NLOS per impiego da parte degli elicotteri d’attacco AH-64 Apache in servizio con l’Aeronautica.
Con un raggio di azione di 32 km (superiore ai 25 km delle precedenti versioni), SPIKE NLOS è la variante a maggiore capacità della famiglia SPIKE, con prestazioni ogni tempo e con qualsiasi condizione meteo che consente al missile di ingaggiare efficacemente le formazioni di carri armati nemici e può essere impiegato per compiti di difesa costiera, superficie-superficie e per battere obiettivi a terra con attacchi di precisione da bordo di navi ed elicotteri.
NLOS è un ATGM di 5a generazione costituito da un’unità di guida elettro-ottico altamente avanzata che permette l’ingaggio passivo del bersaglio (senza emissione laser, segnali radar o GPS-dipendenza).
Il sistema è in grado di ingaggiare obiettivi a portata visuale ed oltre con una scelta di modalità di ingaggio, sulla base dei dati di targeting digitali forniti dalle reti militari sicure standard, pienamente integrabili con le reti NATO.
Foto Rafael Advanced Defence Systems