Il Giappone, come noto, è l’unico operatore straniero del convertiplano statunitense V-22 Osprey con un totale di cinque esemplari ordinati.
I primi due sono arrivati in Giappone a maggio e dopo un breve periodo presso la Base dei Marines di Iwakuni uno di questi è stato dispiegato negli ultimi giorni presso la base dell’Esercito di Kisarazu nella prefettura di Chiba.
Il Ministero della Difesa ha affermato che i voli inizieranno i primi d’agosto aumentando nel corso del tempo la zona d’operazioni: da voli brevi di addestramento (decollo, atterraggio, decollo,etc) a missioni più lunghe e complesse.
L’arrivo del V-22 a Kisarazu non è stato certamente ben voluto dalla popolazione.
Il Ministero vuole infatti concentrare nell’aeroporto fino a 17 Osprey per quasi cinque anni prima di dispiegarli in modo permanente presso una altra base aerea.
L’area attorno all’aeroporto è densamente abitata e diversi cittadini e sindaci hanno già chiesto al Ministero della Difesa alcune rassicurazioni.
Una donna, che abita vicini all’aeroporto, ha affermato di essere preoccupata per possibili incidenti e per il rumore provocato dai convertiplani.
I sindaci di tre città, dove è previsto che il V-22 voli, hanno richiesto dettagli in merito alla pianificazione delle missioni.
Un gruppo di 150 cittadini ha protestato davanti ai cancelli dell’aeroporto gridando “Ospreys, non venite!”.
Il Governatore della Prefettura di Saga, Yoshinori Yamaguchi, ha affermato che la Prefettura impiegherà parte dei 93 milioni di dollari delle tasse di atterraggio ottenute dal governo negli ultimi 20 anni per supportare le attività dei pescatori preoccupati dal rumore generato dalle eliche.
Immagine di copertina: V-22 Ospreys bound for Japan Ground Self-Defense Force (JGSDF) units arrive in Japan at Marine Corps Air Station, Iwakuni, May 8, 2020. The V-22 off-load marked the first time JGSDF V-22s arrived on Japanese soil. (U.S. Marine Corps photo by Cpl. Lauren Brune)