La settimana scorsa è stato consegnato al US Army presso la Joint Base Lewis-McChord di Wash il primo prototipo di missile ipersonico lanciato da terra degli Stati Uniti.
L’unità che ha beneficiato del nuovo arrivo è il 5° Battaglione del I Corpo, 3° Reggimento di Artiglieria da Campo, 17° Brigata di Artiglieria da Campo.
Conosciuto come arma ipersonica a lungo raggio, questo sistema terrestre lanciato da terra fornirà al US Army un’arma critica ed allo stesso tempo un potente deterrente.
Le armi ipersoniche, in grado di volare a velocità superiori a cinque volte la velocità del suono (Mach 5+), sono una nuova capacità che fornisce una combinazione unica di velocità, manovrabilità e altitudine per sconfiggere bersagli critici in termini di tempo, pesantemente difesi e di alto valore.
Parte della priorità di modernizzazione n. 1 dell’Esercito, gli attacchi di precisione a lungo raggio (Long Range Precision Fires), i sistemi missilistici ipersonici rappresentano anche una delle aree di modernizzazione con la massima priorità che il Dipartimento della Difesa sta perseguendo nella sua spinta per la deterrenza integrata.
Il programma del Esercito è stato rapidissimo in termini di sviluppo; infatti, è partito nel 2019 ed in poco più di due anni è stato consegnato il primo prototipo. Questo prototipo è stato costruito sotto la direzione dell’Army Rapid Capabilities and Critical Technologies Office (RCCTO).
La consegna del sistema al US Army è iniziata a marzo 2021 e si è conclusa alla fine di settembre 2021 ed ha incluso un centro operativo comando di batteria, quattro contenitori/lanciatori e camion con rimorchi modificati che compongono l’attrezzatura di terra Long Range Hypersonic Weapon o LRHW.
Questa consegna anticipata permette al US Army di iniziare l’addestramento del personale sul nuovo sistema d’arma, di elaborare la dottrina per questo primo sistema in assoluto e sviluppare tattiche, tecniche nonché le necessarie procedure di impiego.
Il dispiegamento operativo del LRHW nei reparti di artiglieria del US Army è previsto a partire dal 2023.
Fonte US Army
Foto US Army/Spc. Karleshia Gater