Un elicottero d’attacco Boeing AH-64E Apache è appontato a bordo della nuovissima portaerei della Royal Navy, la HMS Queen Elizabeth (R08), per la prima volta, il 3 giugno scorso, per iniziare i test preliminari di integrazione navale. L’Apache appartiene alla British Army Attack Helicopter Force (AHF) ed è in forza al 656 Squadron Army Air Corps (AAC). Sotto la direzione e controllo del Joint Helicopter Command, l’elicottero d’attacco è stato testato e valutato dal Platform Ship Integration Testing o PSIT.
Nel corso di un periodo di tre giorni, è stata valutata per la compatibilità del Apache con i sistemi operativi di bordo, approfondendo le tematiche relative la manovrabilità sul ponte di volo, le procedure di “hangaraggio” e la manutenzione. A questi primi test nel prossimo futuro ne seguiranno altri più complessi, come quelli relativi la movimentazione degli elicotteri AH-64E dotati di armamento reale, e l’impiego operativo.
La portaerei HMS Queen Elizabeth si sta preparando per un nuovo dispiegamento sulla costa orientale degli Stati Uniti previsto per la fine di quest’anno; “WESTLANT 19”, così si chiamerà la nuova crociera, includerà “test operativi” questa volta con i caccia F-35B Lightning II della RAF, in seguito ai “test di sviluppo” svolti l’anno passato con gli F-35B dell’USMC nel corso della precedente crociera tecnica – addestrativa in acque statunitensi.
L’Army Air Corps (AAC) non è nuovo all’impiego dei propri elicotteri dai ponti di volo della Royal Navy; ai tempi della Guerra delle Falkland (Operation Corporate) e più recentemente in occasione delle operazioni contro la Libia di Gheddafi (Operation Ellamy), gli elicotteri dell’Army hanno avuto vasto impegno partendo dal mare verso obiettivi a terra.
Durante il conflitto libico, la Royal Navy, non avendo più a disposizione alcuna delle tre portaerei leggere classe Illustrious, mobilitò l’unica portaelicotteri d’assalto anfibio (LPH) esistente l’HMS Ocean, di recente venduta al Brasile, dalla quale operarono proprio gli Apache, a quell’epoca della versione D, con missili, razzi e con il potente cannone da 30 mm impiegati per missioni di attacco al suolo, una sorta di CAS, a favore delle Forze Speciali in azione sulla terraferma ed in appoggio alla galassia di milizie che combattevano contro le forze governative.
(Foto Portsmouth News, MoD, Wikipedia)
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