Il sottomarino nucleare russo K-117 Bryansk, appartenente alla classe Delta-IV, ha recentemente completato una serie di test nelle gelide acque del Mar Bianco, segnando il suo ritorno operativo dopo oltre sei anni di aggiornamenti presso il cantiere Zvezdochka a Severodvinsk.
Costruito nella seconda metà degli anni ’80, il Bryansk è uno dei più antichi sottomarini a propulsione nucleare ancora in servizio nella Marina russa. Con una capacità di trasportare fino a 16 missili balistici Sineva, ciascuno armato con quattro testate nucleari indipendenti, il Bryansk rappresenta una componente cruciale della deterrenza nucleare marittima russa.
Gli aggiornamenti effettuati sul Bryansk, che includono la sostituzione degli elementi di combustibile nucleare dei due reattori a bordo, dovrebbero estendere la sua operatività di ulteriori 8-10 anni. Questo prolungamento del servizio avviene in un contesto in cui la Russia sta sia introducendo nuovi sottomarini di quarta generazione della classe Borei, sia mantenendo operativi i sottomarini di epoca sovietica, come quelli della classe Delta-IV.
Il ritorno in servizio del Bryansk porta a quattro il numero di sottomarini Delta-IV operativi nella Flotta del Nord, insieme al Tula (K-114), al Verkhoturye (K-51) e al Novomoskovsk (K-407). Un altro sottomarino della stessa classe, il Karelia (K-18), è attualmente in fase di aggiornamento presso il cantiere Zvezdochka.

Questi sviluppi si inseriscono in una strategia più ampia da parte della Russia di rafforzare la propria capacità di deterrenza nucleare marittima, in vista della scadenza del trattato New START prevista per febbraio 2026. Mantenendo operativi sia i nuovi sottomarini di quarta generazione che quelli di epoca sovietica, Mosca potrebbe potenzialmente superare i limiti bilaterali concordati con gli Stati Uniti riguardo al dispiegamento di armi nucleari a lungo raggio.
Il Bryansk ha sede nel porto di Gadzhiyevo, situato nella Penisola di Kola, a circa 100 chilometri dal confine con la Norvegia. La sua recente attività nel Mar Bianco, inclusa la calibrazione del sonar di prua, è una procedura standard per i sottomarini che hanno subito aggiornamenti significativi, finalizzata a garantire la piena operatività dei sistemi tecnici, delle armi e di navigazione a bordo.
Il completamento con successo di questi test indica che il Bryansk sarà presto pronto a riprendere le pattuglie di deterrenza nel Mare di Barents nord-orientale e nell’Oceano Artico, contribuendo in modo significativo alla proiezione della potenza navale russa nelle regioni artiche.