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Quaranta anni di attività ininterrotta delle “Navi del deserto”, l’intervento del Sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli

Fin dalla sua costituzione, nel lontano aprile 1982, presso la base di Sharm el-Sheikh nella penisola del Sinai, le Navi della Marina Militare della Coastal Patrol Unit operano senza sosta, con encomiabile professionalità e spirito di servizio, assicurando il delicato compito di ‘osservare’, ‘verificare’ e ‘riportare’ possibili violazioni al Trattato di Pace per ciò che riguarda la dimensione marittima dello Stretto di Tiran e del Golfo di Aqaba, facilitando il dialogo militare tra Egitto e Israele, al fine di garantire un clima di pace duratura tra i due Stati in quest’area cruciale per gli equilibri geopolitici, non solo regionali.” – ha detto il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Stefania Pucciarelli, nel corso del sua visita al Contingente italiano della Multination Force and Observers (MFO), ripartito tra gli Equipaggi delle tre Navi da pattugliamento costiero facenti base nel porto di Sharm el Sheikh (Egitto) e l’aliquota di supporto del cosiddetto Gruppo a terra, dislocato presso la base South Camp della MFO anch’essa nella medesima località.

Nell’assicurare questo compito – ha proseguito il Sottosegretario Pucciarelli, la cui visita al Contingente in prossimità delle feste di fine d’anno intende manifestare la vicinanza delle istituzioni e, idealmente, dell’Italia a questa operazione avanzata – gli Equipaggi della Marina Militare sono emblema di perfetta integrazione nel contesto joint della MFO.

Contesto, in cui cooperano navi, aeromobili ad ala rotante e fissa, nuclei di force protection, mezzi terrestri e componente di soccorso, che costituisce certamente un impegno delicato, da sempre svolto dai ‘Marinai del Deserto’ nel pieno rispetto del mandato, dimostrando, anche in ambito internazionale, la straordinaria professionalità ed umanità che proverbialmente caratterizza i militari italiani.

Nel dar merito agli uomini e donne della Marina operanti nell’ambito della MFO il Sottosegretario Pucciarelli ha tenuto a ricordare come l’attività sul mare e dal mare sia stata condotta “brillantemente anche nel corso di questa perdurante pandemia, che non ha risparmiato la penisola del Sinai. In una contingenza di tale complessità, portata e imprevedibilità, vi siete prontamente posti in stretto isolamento – con una rigida applicazione delle norme di prevenzione del contagio da Covid-19 –, in modo da continuare ad assicurare le attività di pattugliamento marittimo dello Stretto di Tiran. Con oltre 4.600 ore in mare avete non solo dato continuità al vostro compito d’istituto, ma avete anche contribuito a mitigare le conseguenze delle restrizioni di movimento sul territorio dei team di osservazione mobili, realizzando uno stretto coordinamento tra le attività in mare e quelle di sorveglianza aerea svolte dalle altre nazioni.

Una bella dimostrazione di pronta reazione e grande capacità di adattamento nel perseguire gli obiettivi della missione assegnata che, nel seguitare a riscuotere il plauso dei Paesi della Coalizione, qualifica ulteriormente l’immagine della Marina Militare e dell’Italia in un abilitante contesto internazionale.

Di questo, il Governo italiano e tutti i connazionali ne vanno particolarmente orgogliosi e vi sono profondamente grati.” – ha concluso il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Stefania Pucciarelli.

L’Italia partecipa alla missione M.F.O. attraverso il Decimo Gruppo Navale Costiero, dislocato a Sharm el Sheikh (Egitto) e composto da 78 militari suddivisi tra:

– componente navale costituita da 4 navi della classe Esploratore (P405 EsploratoreP406 Sentinella –P407 VedettaP408 Staffetta) di cui 3 ormeggiate nel porto di Sharm, presso la Coastal Patrol Unit ed una in Patria sottoposta al ciclo di manutenzioni periodiche.

– personale della Brigata Marina San Marco (BMSM) e del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) in supporto alla componente navale.

La missione consiste nel pattugliare l’area di responsabilità, osservare, riportare il traffico marittimo/militare e segnalare qualsiasi comportamento illecito nonché supportare le autorità locali nelle operazioni di ricerca e soccorso (SAR) e la tutela dell’ambiente marino.

I pattugliatori classe Esploratore dislocano oltre 200 tonnellate a pieno carico, sono lunghi fuori tutto 37,16 metri, larghi 7,06 metri ed hanno un pescaggio inferiore a 2 metri.

Sono condotti da un equipaggio di 16 uomini e sono propulsi da due motori diesel su due assi/eliche.

Raggiungono una velocità massima di 20 nodi ed un’autonomia di 2.000 miglia nautiche a 8 nodi; sono armati con una mitragliatrice calibro 12,7×99 mm e possono essere montate due mitragliatrici MG 42/59 calibro 7,62×51 mm.

Fonte Ministero della Difesa

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