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Quasi pronta al varo la prima LPD della Repubblica di Cina

I cantieri navali CSBC sono ormai prossimi a varare la prima Landing Platform Dock (LPD) costruita localmente per la Marina Militare della Repubblica di Cina (Taiwan).

Attualmente sono in servizio nove unità da assalto anfibio, tutte di seconda mano, vetuste e di costruzione statunitense.

La costruzione dell’unità non è era stata ancora confermata ufficialmente dal governo ed è parte del “Progetto Hongyun”.

I lavori sono iniziati attorno al 2018 prendendo ispirazione dalla classe San Antonio dell’U.S. Navy ma con un dislocamento leggermente inferiore.

Rendering della LPD (Fonte: ROCN)

L’unità sarà lunga 153 metri, larga 23 metri, un pescaggio di 6 metri e con un dislocamento di circa 10.000 tonnellate.

L’impianto propulsivo è formato da quattro motori diesel MTU 20V 8000 che garantiscono una velocità massima di 20 nodi.

Lo spazio a bordo sarà sufficiente ad ospitare da 250 fino ad un massimo di 483 ROCMC o Taiwan Marine Corps oltre ad ospedale, hangar, magazzini,etc. ed un bacino allagabile per ospitare nove AAV7 oppure 1 LCU oppure 4 LCM.

L’hangar può ospitare due UH-60 oppure due AH-1W mentre il ponte di volo fino ad un elicottero della classe del CH-47D.

L’equipaggio è di 190 uomini.

La nave sarà armata con un cannone 76/62 Super Rapido, due CIWS (Close-in Weapon System) Phalanx, due mitragliatrici da 12,7 mm e quattro lanciatori per missili antinave/attacco a terra Hsiung Feng III.

Il radar dovrebbe essere una versione navalizzata del CS/MPQ-90 Bee Eye sviluppato dal National Chung-Shan Institute of Science and Technology (NCSIST).

L’LPD avrà come distintivo ottico (pennant number) “1401”.

Immagine di copertina: United Daily News – Hong Zhezheng -UDN

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