Il Belgio investirà nella Difesa quattordici miliardi di euro nei prossimi otto anni. Questo è quanto deciso dal Governo di Bruxelles che ovviamente ha già il consenso della maggioranza politica di cui è espressione.
Grazie a questo vero e proprio booster le spese per la Difesa balzerebbero dal 1,3% a circa l’1,5% del PIL, un deciso passo in avanti rispetto al trend fin qui registrato, anche se ancora lontano dal traguardo del 2% fissato a livello NATO.
Peraltro, il Belgio in tempi recenti ha avviato già diversi importanti programmi per ammodernare le FF.AA., dagli F-35A, alle nuove fregate ed ai cacciamine coprodotti con i Paesi Bassi, ai velivoli da trasporto A400M, fino ai veicoli Jaguar e Griffon.
I nuovi investimenti permetteranno di coprire gli acquisti degli UAV MALE SkyGuardian che dovrebbero essere acquistati in quattro sistemi con due o tre velivoli ciascuno più la stazione di controllo a terra CGS; secondo quanto emerge dalle ultime indiscrezioni, al momento, questi velivoli a pilotaggio remoto sarebbero impiegati solo per missioni ISTAR e non sarebbero armati.
Parte dei finanziamenti sarebbero impiegati per rafforzare la capacità di sorveglianza e comunicazione satellitare oltre la cyber security. Sarà potenziato anche il Servizio Segreto Militare nonché il comparto delle Forze Speciali che potranno beneficiare di nuovi mezzi navali ed aerei.
L’Esercito, oltre i veicoli Jaguar e Griffon, potrà acquistare i semoventi d’artiglieria Caesar da 155/52 mm, sistemi missilistici a corto e lungo raggio e potrà aumentare gli organici di oltre 3.000 uomini, attestandosi vicino la soglia dei 30.000 uomini in armi. Inoltre, è previsto che il Belgio si unisca alla Francia ed alla Germania nello sviluppo del nuovo carro armato o MGCS; al momento, la componente terrestre belga è priva di carri armati dopo l’avvenuto ritiro dei Leopard senza sostituzione.
Sarà rivoluzionato il settore elicotteristico delle FF.AA. Belghe con l’acquisto di 15 elicotteri Airbus H145M e 4 o 5 elicotteri da trasporto medio-pesante; su questi ultimi peraltro c’è più di una perplessità legata oltre al prezzo d’acquisto anche dalla necessità di formare nuovi equipaggi e personale tecnico di manutenzione che non abbonda. A fronte di questi acquisti sarà ritirata la linea NH90 TTH composta da 4 elicotteri mentre dovrebbero rimanere in linea i quattro NH90 NFH per imbarco sulle navi della Marina che forse saranno anche incrementati. Il ritiro anticipato degli NH90 TTH è dovuto agli alti costi di gestione e dal basso tasso di operatività fin qui ottenuto. Al momento la Difesa Belga valuta ipotesi di rivendere questi elicotteri, sostanzialmente nuovi, a Paesi amici come la Francia che hanno già registrato un incremento del tasso di usura degli NH90 TTH in quanto intensamente impiegati in Africa nel Sahel ed in Medio Oriente.
La Marina, oltre fregate e cacciamine, investirà anche nel settore delle mine navali, sviluppando ed acquistando mine tecnologicamente avanzate in grado di cercare ed attaccare il bersaglio.