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Il Giappone il Partito Liberale Democratico intenzionato a raddoppiare il budget della Difesa in caso di vittoria elettorale

Le spese per la Difesa entrano in modo dirompente sulla scena politica giapponese, con le elezioni nazionali che si terranno questo mese.

La “svolta” è stata data dal Partito Liberale Democratico (LDP), partito di maggioranza che esprime l’attuale Governo che, nella sua piattaforma politica elettorale, ha inserito l’impegno a raddoppiare l’attuale budget della Difesa portandolo dagli attuali 50 mld di dollari a circa 100 mld di dollari.

Questo clamoroso e pesantissimo incremento delle spese per la Difesa porterebbe il Giappone a spendere in sistemi d’arma circa il 2% del Pil, misura richiesta da tempo da Washington.

Il Partito Liberale Democratico giustifica questa svolta, sostenendo che la misura è dovuta a causa del espansionismo cinese sempre più visto con reale preoccupazione a Tokyo, con la minaccia nord coreana, con la necessità di spostare più in avanti le linee di difesa del arcipelago giapponese, prevedendo anche la difesa diretta di Taiwan con la quale sono stati siglati rapporti di cooperazione ed assistenza sempre più stretti.

Fino ad oggi il Governo giapponese non ha voluto superare la soglia psicologica del 1% del Pil in termini di spese della Difesa, giustificando lo stato delle finanze, i pesanti debiti contratti e, da ultimo, anche gli effetti devastanti della pandemia di covid 19.

Dietro tali argomenti vi erano anche le preoccupazioni di presentare in patria ed al Estero il Giappone in modo troppo inquietante, poiché in Asia il ricordo dell’aggressività del militarismo nipponico è ancora ben impresso.

Ma, come detto, i tempi sono decisamente cambiati e già il precedente Governo Abe ha promulgato leggi e regolamenti che permettono l’impiego di militari giapponesi all’Estero ed ha provveduto ad eliminare i divieti di esportazione di sistemi d’arma. Probabilmente, Abe ha pesantemente impresso la svolta al futuro prossimo del Giappone nel momento in cui ha dato una lettura nuova del rifiuto alla guerra, un divieto imposto dalla costituzione autorizzando in caso di estrema necessità attacchi missilistici di precisione preventivi per attuare la difesa del arcipelago.

Peraltro, bisognerà attendere l’esito delle elezioni nazionali per capire se e quanto il corpo elettorale voglia condividere la posizione del LDP in tema di aumento delle spese della Difesa, concedendo o meno la vittoria.

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