Il campo si restringe attorno al nuovo caccia che equipaggerà l’Aeronautica di Ottawa con un contratto da 88 velivoli.
Il 30 agosto il Ministero della Difesa inglese e Airbus Defence & Space hanno annunciato che il Typhoon non entrerà nella competizione.
Malgrado le dichiarazioni di rito i motivi della scelta sono due: gli accordi US-Canada farebbero aumentare molto il prezzo del velivolo dato che è costruito al di fuori del Nord America e gli offset industriali proposti sono stati giudicati “insufficienti”.
Nei giorni passati anche la Dassault ha fatto un passo indietro.
Rimangono dunque in competizione:
- Boeing con l’F/A-18E/F Super Hornet
- Lochkeed Martin con l’ F-35A
- Sabb con il Gripen*
*La Saab sta ancora valutando nei dettagli l’RFP (Request for Proposals)
L’uscita dei due caccia europei non semplifica però le cose. Boeing e Airbus avrebbero infatti manifestato il loro disappunto ritenendo il concorso ingiustamente in favore dell’F-35A
Lockheed dal canto suo ha fatto sapere che non può fornire ulteriori offset alle aziende canadesi che già beneficiano di contratti per oltre 1 miliardo di dollari. Malgrado il Canada sia partner del JSF con una acquisto iniziale di 65 F-35A Ottawa non ha mai dichiarato il proprio intendo.
L’assegnazione del contratto del nuovo caccia è prevista per il 2022 con la prima consegna da effettuarsi nel 2025.
A causa dei ritardi il Canada ha dovuto comprare 25 F/A-18A/B dall’Australia per sopperire all’invecchiamento dei proprio CF-18.
Interessante notizia, Dassault e il consorzio Eurofighter esclusi dalla gara per ridicole motivazioni: chissà quanti politicanti europei l’avranno letta prima di rispondere al governo americano e alle sue minacce di ritorsione per l’esclusione delle aziende extraeuropee dai progetti del nostro continente…