Era solo questione di tempo prima che arrivassero conferme in tal senso ed infatti il Ministero della Difesa del Regno Unito ha confermato che in futuro ci saranno collaborazioni con gli Alleati dotati di unità navali con F-35B.
USNI News ha sondato il terreno ed il Ministero inglese ha risposto che “sarebbe da pazzi” non far crescere una comunità tra le nazioni che hanno adottato il caccia di quinta generazione a decollo corto.
“Pensiamo che la capacità imbarcata sia qualcosa che possiamo sviluppare insieme – continua il Ministero – non solo con gli Stati Uniti ma con gli italiani, i giapponesi e gli australiani* e tutte quelle altre nazioni che vorranno dotarsi di un così valido aereo“.
Non bisogna dimenticare inoltre che i due F-35 che stanno svolgendo l’attività di certificazione sulla portaerei Cavour sono pilotati da un Maggiore dei Marines, Brad “HJOP” Leeman” e da un capitano di corvetta della Royal Navy, Barry “Baz” Pilkington.
Un percorso dunque che è già iniziato da tempo quello tra Italia e Regno Unito e che in futuro non potrà che crescere maggiormente anche alle luce di alcuni programmi comuni tra cui quello relativo allo sviluppo del caccia di sesta generazione “Tempest”.
La HMS Queen Elizabeth (R08) andrà a cooperare con i giapponesi nel corso della primavera 2021 assieme ad unità statunitensi.
*nella risposta del Ministero sono citati anche gli australiani malgrado abbiano acquistato solamente F-35A ed il piano per la trasformazione delle LHD classe Canberra in portaerei leggere è stato più volte resuscitato ma costi ed alcuni limiti delle unità (tra cui la velocità massima) non rendono l’operazione particolarmente vantaggiosa. Rimane però la possibilità di “cross-decking” con velivoli di altre nazioni.