Dopo tre mesi di lavori, si sta avvicinando la riapertura dell’aeroporto di Milano-Linate.
Il rifacimento completo della pista di 2400 x 60 si è concluso nei tempi previsti, così come i lavori alle testate in calcestruzzo e materiali compositi più moderni.
Il primo atterraggio dovrebbe avvenire dalle 18 del 26 ottobre ed essere un volo Alitalia, mentre il primo decollo avverrà la mattina successiva e, da quel momento, lo scalo sarà ufficialmente riaperto.
Il cantiere aeroportuale è durato 3 mesi; l’aeroporto cittadino, finalmente, potrà accogliere di nuovo aerei e passeggeri, ma i lavori sono destinati a continuare sino al 2021 per il rifacimento di altre zone all’interno dello scalo che culmineranno con l’abbattimento di una parte delle strutture per esser ricostruite in modo più moderno e funzionale. Troveremo, infatti, una struttura provvisoria volta a ospitare i gates 1-9 collegata al corpo centrale dell’aerostazione attraverso un tunnel d’imbarco fisso.
I costi che SEA, la società di gestione degli aerporti milanesi, ha sostenuto per questa tranche di lavori sono stati di 21 milioni di euro per la pista, 10,9 milioni per il nuovo impianto bagagli (BHS) e 6 milioni per l’abbattimento e la prossima ricostruzione dell’ex corpo F.
Durante la chiusura, lo spazio è stato sfruttato per eventi culturali e musicali culminati con il Linate Air Show a suggellare la chiusura dei cantieri.
Il 12 e 13 ottobre scorso, infatti, la zona sud ovest del sedime aeroportuale ha visto l’ingresso di centinaia di migliaia di persone per concerti, street festival, festa del volo e, naturalmente, per le 3 ore di spettacolo aereo culminate con l’esibizione magistrale delle Frecce Tricolori.
Sfortunatamente, non vi è stata una giornata di pieno sole; il meteo lattiginoso e la cappa di smog che soffocava la città meneghina ha rovinato quasi tutti gli scatti dei numerosi fotografi e appassionati; in particolare, nella giornata di sabato abbiamo notato diversi aerei in difficoltà per i repentini banchi di foschia.
Di sicuro, l’area e il centro del display insoliti (formato da parte della pista e parte del parco Forlanini con molti ostacoli visivi e aerei) non hanno aiutato i piloti degli aerei che dovevano manovrare nell’abituale volo a vista delle manifestazioni; del resto, le prove servono per questo scopo, familiarizzare con l’ambiente a terra e in cielo, prendendo le misure necessarie.
Se a Linate decine di migliaia di spettatori hanno perforato la caligine milanese con il naso all’insù, a Cameri, complice la presenza delle Frecce Tricolori, la festa attorno all’aeroporto militare non è stata da meno; centinaia di appassionati hanno accerchiato il sentiero di discesa ed accolto in modo caloroso le Frecce Tricolori e gli altri assetti dell’Aeronautica Militare ivi rischierati.
Una tradizione vige a Cameri, quando arrivano le Frecce, un ombrello rosso viene aperto e sventolato al passaggio dei nostri piloti: il cimelio, firmato da tutti gli appassionati, sarà presto consegnato a Pony 6 Mattia Bortoluzzi, seguitissimo a Cameri ormai giunto al termine della sua carriera in PAN.
Salvo sorprese, non lo vedremo nel cockpit di un MB-339A PAN nell’anno che celebrerà il 60° delle Frecce Tricolori.
Curato e organizzato dall’Aero Club Milano e diretto dal comandante Maurizio Viti, l’evento milanese ha visto anche il ritorno delle Frecce Tricolori che si sono esibite a 53 anni di distanza.
Insieme alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, tra gli altri si sono esibiti il WeFly! Team, i Blue Voltige, il Fly Team su Tecnam P2002, Castor Fantoba, campione di acrobazia europeo e mondiale, la Wingwalker Danielle che ha volteggiato su un rosa Stearman, il duo Dario Costa su Zivko Edge 540 e Mirko Flaim con un elicottero Red Bull B0-105, Matteo Barbato su Extra 300SC, Luca Salvadori su Cap 21DS .
Degni di nota i sorvoli di un Boeing 787 Dreamliner di Neos e un Airbus A320 della nostra compagnia di bandiera; vedere due aerei passeggeri volteggiare con manovre inusuali sopra a un sedime aeroportuale ha destato molta curiosità tra gli spettatori.
Assolutamente degno di nota il bellissimo Flypast LEGENDS composto dallo sgargiante MB-326E di Vola Fenice, da un T-6G Texan, uno SIAI Marchetti SF-260AM, un S-208M del 60° Stormo, un FT-339CD del 61° e il best-seller T-346° Master: 6 aerei che, seppur privi dei FIAT G-46 e G-59 hanno rappresentato e rappresentano tutt’ora la storia dell’addestramento dei piloti dell’Aeronautica Militare.
Il contributo di AM non è stato con l’abituale Reparto Sperimentale, ma con una proposta di voli e aeromobili volti a coprire a terra e in volo tutta la gamma di mezzi attualmente in organico: l’onnipresente HH-139° con la sua dimostrazione di soccorso, una simulazione di intercettazione aerea con un F-200A Typhoon e un F-35A Lightning II, un KC-C130J che si è presentato sulla display line assieme a 4 AMX A-11B Ghibli (3 specials con le code dipinte per i 30 anni del velivoli italo-brasiliano) e un’immancabile coppia di “Tonka” giunti dalla vicina aerobase di Ghedi.
A terra sono stati messi a disposizione i cockpit di un velivolo Tornado e di un F-104 Starfighter, un AMX, un UAV Predator A e, naturalmente, un MB-339 PAN oltre a vari simulatori.
La due giorni milanese si è chiusa con un buon successo di pubblico che ha potuto gustare un programma aeronautico interessante anche per gli eventi e concerti collegati, al prezzo di qualche disagio e del meteo che non è stato favorevole per la visione in aria degli aerei, preludio alla riapertura dell’aeroporto di Linate che, comunque, sarà ancora un cantiere per diverso tempo a causa dei lavori di completamento della aerostazione e dei nuovi terminal degli autonoleggi, degli autobus e della linea M4 della metropolitana (in notevole ritardo) che si spera regalino a Milano un aeroporto meno caotico e più ordinato, quale degno biglietto da visita per l’ingresso in città.
Quanto dovrà aspettare Milano per vedere un nuovo airshow sui propri cieli? 20 anni. E’ questo, infatti, il tempo che intercorre mediamente per la pianificazione del rifacimento delle piste.
Ora, saranno i jet delle compagnie taxi e dei vettori di linea ad occupare le piste e l’abituale rumore degli aerei in decollo riprenderà a farsi sentire, mentre le migliaia di passeggeri ritorneranno ad affluire lo scalo.
A questi ultimi il giudizio finale sul rinnovo dell’aeroscalo.
© Testo Gianluca Conversi, immagini di Cameri: A. Castellazzi e Linate: S. Marzorati via GLC
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