Nel corso della giornata odierna alla DSEI 19 in corso a Londra, è avvenuta la firma italiana di adesione nel programma Tempest.
Infatti, era circa un anno che si discuteva dell’adesione italiana al programma lanciato nel 2018 dalla compagine britannica.
Per l’Italia ha firmato il Memorandum of Intention il Segretario Generale della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Nicolò Falsaperna.
Il consorzio in via di definizione
Ricordiamo che i primi partecipanti sono BAE Systems, Rolls Royce , MBDA UK nonché Leonardo UK, tutti soggetti britannici.
A queste importantissime realtà tecnologiche ed industriali si è unita anche la svedese Saab Aerospace.
La firma italiana porta beneficio al gruppo Leonardo che parteciperà con tutte le sue divisioni affiancando quella britannica.
Peraltro, dell’accordo beneficerà anche MBDA IT che sarà chiamata nella partita per lo sviluppo della famiglia di armi di nuova generazione.
Prospettive per l’Aeronautica Militare
Infine, l’accordo è decisamente importante per l’Aeronautica Militare in vista della successione all’Eurofighter Typhoon.
Chi scrive già si era occupato della questione su Start Magazine diretto da Michele Arnese (Leggi QUI)
Infatti, attorno al 2040 sarà necessario iniziare le procedure per la sostituzione dell’attuale caccia da superiorità aerea.
Ricordiamo che l’Aeronautica e la RAF hanno attualmente in comune il programma Typhoon e quello del caccia di quinta generazione F-35.
Pertanto, è evidente che le due Forze Aeree abbiano tutto l’interesse a cooperare nel programma Tempest per un caccia di sesta generazione.
Attualmente il Typhoon è sottoposto ad un progetto di studio per l’ammodernamento (Leggi QUI)
Tale progetto riguarda anche il sistema di protezione elettronica EuroDASS Praetorian (Leggi QUI)
I contenuti del programma
Il programma Tempest è stato già finanziato dal MoD di Londra con uno stanziamento iniziale di 2 mld di sterline per i primi studi.
Nell’ambito del programma saranno studiati nuovi avanzati sensori elettro-ottici con camere per individuare bersagli a lungo raggio.
Inoltre, avrà un cockpit virtuale dove saranno “fusi” tutti i dati e le immagini provenienti dai sensori per dare al pilota la piena coscienza della situazione.
Il velivolo sarà dotato delle tecnologie più avanzate in via di sviluppo anche a livello strutturale.
Già è stato reso noto che si farà largo ricorso a tecnologie AI o Intelligenza Artificiale perché l’aereo potrà dialogare e gestire piattaforme droniche.
Peraltro, tali droni avanzati multiruolo potranno essere imbarcati.
Il velivolo sarà dotato di nuovi apparecchi radio e nuove contromisure elettroniche nonché potrà essere armato anche con sistemi laser.
Foto RAF e MOD