La Romania ha comunicato di voler collaborare con l’Ucraina per modernizzare il missile di difesa costiera RK-360 Neptune.
L’Ucraina ha impiegato già operativamente il missile in questione, affondando diverse navi della Marina Russa ed attualmente ha avviato un programma per aumentarne in modo sensibile la gittata massima, portandola dagli attuali 280 fino a 1.000 chilometri.
Uno sviluppo del genere consentirebbe al Neptune di tenere sotto scacco buona parte del bacino del Mar Nero e, pertanto, la Romania ha interesse ad integrare i sistemi NSM da difesa costiera, prodotti dalla norvegese Kongsberg in collaborazione con la statunitense Raytheon Missiles and Defense (RTX), attualmente in via di dispiegamento con un’arma che consenta di ottenere una significativa profondità strategica.
Il RK-360 Neptune dispone di una testata esplosiva di tipo a frammentazione-impatto del peso di 150 chilogrammi; la batteria si compone di un centro di comando, controllo e comunicazione RCP-360 (C3) e da un massimo di sei veicoli lanciatori quadrupli USP-360 che possono essere schierati entro un raggio di 25 chilometri dal mare, nonché dai veicoli di rifornimento TZM-360 che trasportano fino ad un massimo di 48 missili di riserva.
Il missile da crociera antinave RK-360 Neptune è stato sviluppato dallo State Kyiv Design Bureau Luch, che fa parte del gruppo Ukroboronprom, sulla base del missile russo Kh-25. Peraltro, gli Ucraini hanno migliorato il missile di origine russa dal punto di vista dell’elettronica, rendendolo maggiormente immune allo jamming ed aumentandone il raggio d’azione.
Il missile RK-360 è in grado di ingaggiare con successo bersagli di 5.000 tonnellate ed è dotato di un turbogetto MS-400 che lo spinge ad una velocità massima di 900 km/h, mentre il lancio avviene grazie al booster che è una versione modificata del motore del missile antiaereo C-125.
Il seeker con funzionalità homing attivo ha un campo di ricerca molto ampio di ±60 gradi ed è in grado di catturare un bersaglio ad una distanza di 50 km ed è resistente alle interferenze radar
Le Forze Armate ucraine hanno iniziato ad impiegare una versione modificata del Neptune anche per colpire obbiettivi terrestri.
Foto credit @Ministero della Difesa Ucraina