Qual è la prospettiva per la power projection cinese nel 2020? Quel che è certo è che la Cina continuerà a crescere e modernizzare le sue Forze Armate, con particolare attenzione alla Marina Cinese (PLAN).
Portaerei cinesi
Secondo gli esperti navali, la Cina prevede di mettere in servizio quattro gruppi di battaglia di portaerei entro il 2030.
La Cina ha introdotto in servizio la sua seconda portaerei, la Shandong Type 001A. Questa è la prima unità ad essere costruita in Cina poiché la prima portaerei operativa, la Liaoning, varata nel 1988 nei cantieri navali di Nikolaevic con il nome Varyag, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica fu trasferita incompleta all’Ucraina che, nel 1998, la vendette ad un gruppo imprenditoriale cinese che doveva trasformarlo in una sorta di casinò ed hotel galleggiante. Tra l’altro, per consentirne il passaggio attraverso lo Stretto dei Dardanelli sul quale vige un Trattato Internazionale che vieta esplicitamente il passaggio di portaerei, l’apparato propulsivo, a detta ucraina, sarebbe stato deliberatamente messo fuori uso “definitivamente” e “senza possibilità alcuna di riparazione“, per farla passare come nave demilitarizzata. Pertanto, la nave venne trainata dall’Ucraina alla Cina a mezzo di rimorchiatori con un viaggio enorme perché fu costretta a circumnavigare l’Africa per approdare infine in Cina, presso i DSIC (Dalian Shipbuilding Industry Company) di Dalian. Alla fine, la Varyag, ribattezzata Liaoning, entrò in servizio con la Marina della Repubblica Popolare Cinese
Le dotazioni aeronautiche
Entrambe le unità hanno un accentuato ski-jump per permettere le operazioni di decollo, essendo prive di catapulte, ed hanno un sistema di cavi per consentire l’appontaggio con corsa ridotta.
Le notizie sulla componente aerea imbarcata variano, con la Shandong che trasporta 32 caccia Shenyang J-151 (NATO reporting name: Flanker-X2), 8 elicotteri medi Changhe Z-182 e 4 elicotteri multiruolo Harbin Z-93 (NATO reporting name “Haitun”). Viceversa, la componente aerea imbarcata sulla Liaoning ammonta a circa 24 J-15.
Tra ski-jump ed EMALS
Una terza portaerei risulta essere in costruzione presso i cantieri dello Shanghai Jiangnan Shipyard Group; la Type 003 avrebbe dovuto essere la prima portaerei cinese a disporre di un sistema di propulsione elettrico integrato, che consente il funzionamento di catapulte elettromagnetiche di lancio adottando una configurazione CATOBAR (Catapult Assisted Take-Off Barrier Arrested Recovery ), mentre le Type 001 e 001A sono in configurazione STOBAR (Short Take-Off, Barrier Arrested Recovery). Il condizionale è d’obbligo perché pare che siano insorti problemi con le catapulte elettromagnetiche per cui, in attesa di risolvere i problemi, anche la Type 003 potrebbe uscire dal cantiere “momentaneamente” dotata del solo ski-jump. La formula CATOBAR è una capacità che consente a una gamma più ampia di aeromobili di operare dal proprio ponte, con meno usura degli aerei e consente di lanciare più aerei in un tempo più breve rispetto ad altri sistemi.
Mari della Cina meridionale e orientale
Non c’è dubbio che il numero crescente di portaerei della Marina Cinese amplierà ulteriormente la sua presenza nei mari del sud e della Cina orientale, rafforzando ulteriormente la sua campagna isolana e costruendo una sfida sempre più credibile per la Marina Statunitense.
Questa capacità aeronavale, insieme allo spiegamento cinese di missili da crociera anti-nave su base terrestre, come lo YJ-12B4, è stato uno sviluppo preoccupante non solo per quelle nazioni che usano liberamente le rotte di navigazione nelle aree marittime già menzionate ma rappresenta il campanello d’allarme delle crescenti attività militari cinesi nell’intera area.
Basi internazionali
La prima base militare cinese riconosciuta a livello internazionale è stata inaugurata nell’agosto 2017 a Gibuti nel Corno d’Africa. La base di supporto dell’Esercito di Liberazione Popolare Cinese è gestita dalla Marina Cinese. Grazie a questa base di approvvigionamento nell’Africa orientale la Marina cinese può spostarsi attraverso l’Oceano Indiano, operare lungo il Mar Arabico e sorvegliare i movimenti in entrata ed uscita dal Mar Rosso.
Secondo il rapporto annuale del Dipartimento della Difesa (DoD) al Congresso, sugli sviluppi militari che coinvolgono la Repubblica Popolare Cinese, pubblicato a maggio 2019, “la Cina cercherà di stabilire basi militari aggiuntive nei paesi con cui intrattiene relazioni amichevoli di lunga data e interessi strategici simili, come il Pakistan, e in cui esiste un precedente per ospitare militari stranieri”. Il rapporto afferma che potrebbe verificarsi un’ulteriore espansione in Medio Oriente, nel sud-est asiatico e nel Pacifico occidentale.
Belt and Road Initiative
Le ragioni strategiche alla base della Belt and Road Initiative del governo cinese, iniziata nel 2013 inizialmente per incentivare lo sviluppo delle infrastrutture e gli investimenti in 152 paesi e organizzazioni internazionali, sono ora supportate dalla presenza e dai muscoli militari. Con la Cina che si unisce alla Russia in esercitazioni marittime e aeree congiunte, la sua ambizione di rivaleggiare con gli Stati Uniti come potenza globale, sostenuta dalla potenza militare, si avvicina sempre di più.
Note:
1. E’ un caccia multiruolo di IV generazione imbarcato basato sul progetto del velivolo di progettazione sovietica Sukhoi Su-33 equipaggiato con armamenti, radar e motori di produzione cinese. Questi ultimi possono essere o due FWS-10 da 12.500kg/s al decollo, o due WS-10H da 12.800 kg/s. Sebbene il J-15 appare strutturalmente basato sul Su-33, la versione cinese impiega tecnologie e avionica derivata dal programma Shenyang J-11.
2.E’ un caccia multiruolo di IV generazione imbarcato basato sul progetto del velivolo di progettazione sovietica Sukhoi Su-33 equipaggiato con armamenti, radar e motori di produzione cinese. Questi ultimi possono essere o due FWS-10 da 12.500kg/s al decollo, o due WS-10H da 12.800 kg/s. Sebbene il J-15 appare strutturalmente basato sul Su-33, la versione cinese impiega tecnologie e avionica derivata dal programma Shenyang J-11. Tra le versioni imbarcate ci sono anche ASW e AEW. La variante ASW Z-18F è dotata di un sonar ad immersione, fino a 32 sonoboe e 4 siluri Yu-7. Ha un radar di ricerca di superficie montato sul mento ed è probabilmente dotato di un collegamento dati che gli consente di operare come direttore di targeting di terze parti per missili anti-nave. La variante Z-18J AEW ha un’antenna radar montata al posto della rampa di carico che viene abbassata per il funzionamento in volo. A causa delle sue dimensioni, ci sono poche navi della Marina militare dell’esercito di liberazione in grado di far funzionare lo Z-18.
3.E’ un elicottero multiruolo biturbina sviluppato dall’azienda aeronautica cinese Harbin, é una versione costruita su licenza dell’elicottero francese Aérospatiale SA 365 Dauphin.
4.L’YJ-12B può essere visto come una versione lanciata a terra del missile navale anti-nave YJ-12, è un missile supersonico a propulsione ramjet con guida radar. Ha una portata stimata di 400-500 km e trasporta una testata da 200 kg. Molto probabilmente questo missile ha una testata convenzionale ad alta frammentazione esplosiva (HE-FRAG)