Il programma del nuovo nonché segretissimo bombardiere strategico statunitense, B-21 Raider, sta proseguendo in modo ottimale.
Sono attualmente in produzione sei esemplari di B-21 Raider e l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate sta accelerando notevolmente i tempi di sviluppo.
Il Generale Jason R. Armagost, Direttore Piani Strategici, Programmi e Requisiti dell’Air Force Global Strike Command, ha affermato: “La presentazione avverrà probabilmente durante quest’anno. Non sono autorizzato a fornire la data ma sarà poco dopo il primo volo”.
L’utilizzo di avanzate tecniche di sviluppo digitale ha permesso di testare con successo alcuni software di volo tra cui quello del sistema di controllo del carburante che è considerato uno dei più complicati da realizzare.
Per minimizzare i rischi associati al programma l’avionica del bombardiere è in corso di sperimentazione sul CATbird di Lockheed Martin.
I problemi iniziali relativi ad una nuova ed innovativa disposizione delle presa d’aria dei motori e del condotto ad “S” sono stati risolti assieme alla Pratt & Whitney.
Per l’anno fiscale 2021 il budget allocato al programma per ricerca e sviluppo, è di 2,8 miliardi di dollari.
B-2 vs B-21
Rispetto al B-2, del quale condivide solo l’aspetto esteriore, il B-21 sarà più piccolo (da 52 metri di apertura alare a meno di 45 metri) e porterà un carico minore (comunque in grado di trasportare la micidiale “bunker buster” GBU-57 MOP). Il Raider potrà chiaramente trasportare bombe nucleari B61 e anche il nuovo missile a lungo raggio LRSO (Long-Range Standoff).
L’intero sistema sarà ottimizzato per ridurre la segnatura radar e soprattutto per quella termica. I motori sono installati in un modo “inedito” rispetto a precedenti applicazioni in aerei a bassa osservabilità. La Pratt & Whitney ha dovuto adattare in corso d’opera i motori per renderli il più possibile “invisibili”. Si può affermare che il B-21 è stato costruito attorno ai motori.
Il lavoro svolto ha permesso di fare del Raider un aereo “extremely low-observable” rispetto al “very low-observable” attribuito ad F-22 ed F-35.
Non si sa ancora se sarà dotato di quattro o due motori ma c’è una concreta possibilità che il motore prescelto è l’F-135 che equipaggia anche l’F-35.
Negli ultimi anni si sono susseguite numerose teorie sul fatto che il B-21 sia “optionally manned” cioè in grado sia di volare con un equipaggio ma anche in modo autonomo. I massimi vertici militari statunitensi non hanno però rilasciato alcun commento per smentire o confermare questi rumors.
Massimo riserbo anche sulle aziende che operano sul progetto dove si conoscono solo: Orbital ATK, BAE Systems, GKN Aerospace, Janicki Industries, Rockwell Collins e Spirit Aerosystems.
Il nickname ufficiale “Raider” è stato scelto in onore del raid di Doolittle (l’incursione aerea su Tokyo nell’aprile 1942).
Immagine di copertina: Northrop Grumman