Sei cacciabombardieri F-35A Lightning II del 32° Stormo di Amendola si sono rischierati per la seconda volta in Islanda all’interno dell’operazione NATO di Air Policing “Northern Lightning”.
La missione, dalla durata di due mesi, vedrà l’impiego di 130 uomini e assicurerà l’integrità dello spazio aereo della NATO.
La Task Force Air 32nd Wing, costituita presso la base aerea di Keflavik e comandata dal Colonnello Michele Cesario, è alle dirette dipendenze del Comando Operativo di vertice Interforze (C.O.I) ed è costituita, oltre al Task Group (Gruppo Volo), anche da personale tecnico, logistico e da un team di Controllori della Difesa Area.
I Controllori, in coordinamento con la Guardia Costiera islandese assicurano le funzioni propri della difesa aerea, della sorveglianza e identificazione al controllo degli intercettori nell’Area di Responsabilità (AOR – Area of Responsibility).
A supporto della complessa operazione hanno contribuito i velivoli C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa e KC-767 del 14° Stormo di Pratica di Mare che hanno effettuato il trasporto del materiale e del personale mentre gli uomini dei reparti dipendenti dalla 3^ Divisione del Comando Logistico hanno assicurato i sistemi necessari al settore delle telecomunicazioni e dell’assistenza volo.
Gli F-35A del 32° Stormo di Amendola dell’Aeronautica Militare italiana sono stati impiegati per la prima volta nell’Operazione Northern Lightning I in Islanda nel 2019.
Procedure sanitarie
Tutti gli uomini e le donne impiegati sono stati sottoposti a screening prima dell’immissione in teatro operativo effettuando inoltre un periodo di isolamento cautelativo sia in Italia che in Islanda.
Il protocollo sanitario non ha però condizionato le capacità o di organizzazione e gestione della Task Force la quale, sin dal primo momento, ha svolto le attività di predisposizione tecnica e logistica per l’avvio della missione.
L’Aeronautica Militare
L’Aeronautica Militare italiana partecipa con continuità all’Interim Air Policing della Slovenia, dal 2004, dell’Albania, a partire dal 2009, del Montenegro dal 2018 (alternandosi con Grecia e Ungheria) ed è stata impiegata in Islanda per ben cinque volte a partire dal 2013 oltre ad aver operato in missioni di Enhanced Air Policing a favore dei Paesi membri del fianco orientale (Bulgaria e Romania).
A seguito degli accordi riguardanti le NATO Assurance Measures inoltre, aggiuntisi al NATO Air Force Policing Force Offering, lo Spazio Aereo protetto dai velivoli dell’Aeronautica Militare ha incluso, nel 2018, anche quello delle Repubbliche Baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania).
Foto e Comunicato: Aeronautica Militare italiana