
L’azienda statunitense Virgin Galactic riprenderà le prove per il volo suborbitale di SpaceShipTwo il 22 maggio dopo che saranno risolte alcune problematiche sulla nave madre VMS Eve.
Nel corso di quest’anno dovrebbero essere quattro i voli di SpaceShipTwo: il primo con due piloti a maggio, il secondo con piloti e quattro dipendenti dell’azienda, il terzo con il fondatore Richard Branson ed infine il quarto con l’Aeronautica Militare italiana.
Il volo prova del 22 maggio sarà il primo dopo che a dicembre 2020 il motore di SpaceShipTwo aveva avuto qualche problema a causa delle interferenze, generate dal nuovo sistema dei comandi di volo, ad un computer. L’azienda ha provveduto ad installare nuovi filtri e cavi schermati riducendo di più del 90% le interferenze elettromagnetiche.

L’Aeronautica Militare potrà portare in volo diversi esperimenti nel campo della microgravità ed i tre ricercatori italiani avranno a disposizione diverso tempo a gravità zero.
Il contratto è stato siglato a Washington nell’ottobre del 2019 facendo dell’Aeronautica il primo ente governativo a finanziare un volo di ricerca su un veicolo spaziale commerciale.
La Virgin Galactic, per voce del Presidente delle Missioni Spaziali Mike Moses, ha affermato che il volo per conto dell’Aeronautica genererà alla compagnia un totale di circa due milioni di dollari.
La ripresa dei voli avvicina dunque l’importante missione che porterà l’AM a poter primeggiare a livello mondiale nel campo dei voli suborbitali aprendo la strada per iniziative di livello internazionale come lo Spazioporto di Grottaglie.
Immagine di copertina: The Scaled Composites SpaceShipTwo spaceplane (central fuselage) resting under its mothership, White Knight Two, inside a hangar in Mojave, Ca., USA.